A Capua in Campania, santi Agostino e Felicita, martiri, che si tramanda abbiano subito il martirio sotto l’imperatore Decio.
A Dol nel territorio di Bourges in Francia, commemorazione dei santi Leucádio e Lusóre: il primo, senatore delle Gallie, ancora pagano, accolse i primi predicatori della fede cristiana a Bourges e fece in questo villaggio della sua casa una chiesa; l’altro, suo figlio, si dice abbia lasciato questo mondo indossando la veste bianca dei neofiti.
A Lione sempre in Francia, sant’Eucherio, che, senatore anch’egli, insieme alla sua famiglia si diede dapprima alla vita ascetica nella vicina isola di Lérins e poi, eletto vescovo di Lione, scrisse numerose Passioni di santi martiri.
Nel territorio dell’odierna Svizzera, sant’Otmaro, abate, che nel luogo della cella costruita da san Gallo fondò un piccolo lebbrosario e un monastero sotto l’osservanza della regola di san Benedetto e, per averne difeso i diritti, fu poi deportato dai potenti vicini nell’isola di Werden sul Reno, dove morì esule.
Nel monastero di Cava de’ Tirreni in Campania, beato Simeone, abate.
Presso la cittadina di Provins in Francia, transito di sant’Edmondo Rich, vescovo di Canterbury, che, colpito dall’esilio per aver difeso la Chiesa, morì vivendo santamente tra i monaci cistercensi di Pontigny.
Ad Assisi in Umbria nel convento di San Damiano, santa Agnese, vergine, che, seguendo nel fiore della giovinezza le orme di sua sorella santa Chiara, abbracciò con tutto il cuore la povertà sotto la guida di san Francesco.
A York in Inghilterra, beato Edoardo Osbaldeston, sacerdote di Lancaster e martire, che, allievo del Collegio Inglese di Reims, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per essere entrato da sacerdote in Inghilterra, morì impiccato.