Commemorazione di san Pinìto, vescovo di Cnosso nell’isola di Creta, che fiorì sotto gli imperatori Marco Antonino Vero e Lucio Aurelio Commodo e con i suoi scritti provvide sommamente alla fede e alla crescita spirituale del gregge a lui affidato.
A Nicomedia in Bitinia, nell’odierna Turchia, santi Eulampio e sua sorella Eulampia, martiri durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano.
A Colonia in Germania, santi Gereone e compagni, martiri, che per la vera fede porsero coraggiosamente il collo alla spada.
Nel villaggio di Birten sempre nel territorio di Colonia, santi Vittore e Malloso, martiri.
A Bonn ancora in Germania, santi Cassio e Fiorenzo, martiri.
A Nantes nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Chiaro, venerato come primo vescovo di questa città.
Vicino a Rameru nel territorio di Troyes in Francia, santa Tanca, vergine e martire, che, come si tramanda, affrontò una morte gloriosa per difendere la sua verginità.
Nel monastero di Jouarre nel territorio di Meaux in Francia, santa Telchilde, badessa, che, di nobile origine, fulgida di meriti e salda nei costumi, insegnò alle vergini consacrate ad uscire incontro a Cristo con le lampade accese.
A Ceuta nel territorio dell’odierno Marocco, passione di sette santi martiri dell’Ordine dei Minori, Daniele, Samuele, Angelo, Leone, Nicola e Ugolino, sacerdoti, e Domno, che, mandati da frate Elia a predicare il Vangelo di Cristo ai Mori e patiti insulti, carcere e torture, conseguirono, infine, con la decapitazione la palma del martirio.
A Bridlington in Inghilterra, san Giovanni, sacerdote, che, priore del monastero dei Canonici regolari di Sant’Agostino, rifulse per la preghiera, l’austerità e la mansuetudine.
Nella città di Khartum in Sudan, san Daniele Comboni, vescovo, che fondò l’Istituto per le Missioni Africane e, nominato vescovo in Africa, si prodigò senza mai lesinare energie nel predicare il Vangelo in quelle regioni e nel prendersi in tutti i modi cura della dignità degli esseri umani.
Nella cittadina di Dzialdowo sempre in Polonia, beato Leone Wetmanski, vescovo ausiliare di Plock, che, durante l’empia persecuzione perpetrata in Polonia contro gli uomini e contro Dio, compì il suo martirio in un campo di prigionia con una impavida morte.
Presso Linz in Austria, beato Edoardo Detkens, martire, che, di origine polacca, morì nella medesima persecuzione in una camera a gas.
A Cracovia in Polonia, beata Angela Maria (Sofia Camilla) Truszkowska, vergine, che fondò la Congregazione delle Francescane sotto il titolo di San Felice da Cantalíce in aiuto dei ragazzi abbandonati, dei poveri e degli emarginati.