Ad Alessandria d’Egitto, commemorazione dei santi Fausto, Caio, Pietro, Paolo, Eusebio, Cheremóne, Lucio e altri due, i quali, prima sotto l’imperatore Decio e poi sotto Valeriano, per ordine del governatore Emiliano, molto patirono insieme al vescovo san Dionigi come confessori della fede; tra loro Fausto raggiunse, sotto l’imperatore Diocleziano, anche la palma del martirio.
A Maiuma in Palestina, commemorazione di sant’Esichio, monaco, che fu discepolo di sant’Ilarione e suo compagno di pellegrinaggio.
Commemorazione di san Massimiano, vescovo di Bagaï in Numidia, nell’odierna Algeria, che, dopo avere più volte patito dagli eretici atroci torture, fu infine gettato da una torre e abbandonato come morto; ma, raccolto poi dai passanti e sanato, non desistette dal lottare per la fede cattolica.
A Toulon nella Provenza in Francia, san Cipriano, vescovo, che, discepolo di san Cesario di Arles, difese in molti concili la retta fede sulla grazia, sostenendo che nessun beneficio si può di per sé trarre dalle realtà divine, se non prima invocato dalla grazia preveniente di Dio.
In Sassonia, nell’odierna Germania, due santi martiri di nome Evaldo, il primo detto Nero, l’altro Bianco: sacerdoti di origine inglese, formati sull’esempio di san Villibrordo e dei suoi compagni, passarono in Sassonia e, avendo cominciato a predicare Cristo, catturati dai pagani, subirono il martirio.
Nel monastero di Metten nella Baviera, in Germania, beato Utto, fondatore e primo abate.
Nel territorio di Namur, nell’odierno Belgio, san Gerardo, primo abate del monastero di Brogne da lui fondato, che si adoperò per il rinnovamento della disciplina monastica nelle Fiandre e nella Lotaringia e riportò molti cenobi alla originaria osservanza della regola.
A Coira in Svizzera, beato Adalgotto, vescovo, che, discepolo di san Bernardo a Chiaravalle, fu grande benemerito della disciplina monastica.
Sulla riva del fiume Uruaçu vicino a Natal in Brasile, beati Ambrogio Francesco Ferro, sacerdote, e compagni, martiri, vittime della repressione perpetrata contro la fede cattolica.
I loro nomi sono: beati Antonio Baracho, Antonio Vilela Cid, Antonio Vilela il giovane e sua figlia, Dìdaco Pereira, Emanuele Rodrigues Moura e sua moglie, figlia di Francesco Dias giovane, Francesco de Bastos, Francesco Mendes Pereira, Giovanni da Silveira, Giovanni Lostau Navarro, Giovanni Martina e sette giovani, Giuseppe do Porto, Matteo Moreira, Simone Correia, Stefano Machado de Miranda e le sue due figlie, Vincenzo de Souza Pereira.
A Madrid in Spagna, beato Crescenzo García Pobo, sacerdote del Terz’Ordine Cappuccino della beata Vergine Addolorata e martire, che, durante la persecuzione contro la fede, versò il suo sangue per Cristo.