A Roma al secondo miglio della via Aurelia, santi Artemio e Paolina, martiri.
A Scete in Egitto, san Bessarione, anacoreta, che fu mendicante e pellegrino per amore di Dio.
A Grenoble in Burgundia, in Francia, san Cerazio, vescovo, che espresse parole di gratitudine al papa san Leone Magno per avere scritto la lettera a Flaviano e preservò il suo gregge incolume dall’eresia.
A Milano, sant’Eustorgio II, vescovo, che, insigne per pietà, giustizia e virtù di pastore, costruì un celebre battistero.
In Irlanda, san Iarlath, vescovo.
Sul massiccio del Giura, san Claudio, che si ritiene sia stato vescovo e abate del monastero di Condat.
Nel territorio di Bologna, transito di sant’Alessandro, vescovo di Fiesole, che, di ritorno da Pavia dove aveva rivendicato presso il re dei Longobardi i beni della sua Chiesa usurpati, fu da loro gettato nel fiume e affogato.
A Costantinopoli, sant’Ilarione, sacerdote ed egúmeno del monastero detto di Dalmazio, che per la difesa del culto delle sacre immagini patì invitto il carcere, le flagellazioni e l’esilio.
Nelle isole Orcadi al largo della Scozia, san Colmán, vescovo.
A Clermont-Ferrand in Aquitania, in Francia, san Gilberto, abate dell’Ordine Premostratense, che, dapprima eremita, costruì poi il monastero e l’ospedale di Neuffonts.
A Udine, beato Bertrando, vescovo di Aquileia e martire, che provvide con cura alla formazione del clero, nutrì a sue spese i poveri in tempo di fame, difese strenuamente i diritti della sua Chiesa e morì nonagenario colpito a morte da alcuni sicari.
A Ortona in Abruzzo, beato Lorenzo de Masculis da Villamagna, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, illustre per la predicazione della parola di Dio.
A Londra in Inghilterra, beato Guglielmo Greenwood, martire, monaco della Certosa di questa città, che per la sua tenace fedeltà alla Chiesa subì sotto il re Enrico VIII il martirio, morendo consunto dalla sordidezza del carcere, dalla fame e dalle malattie.
Presso la città di Saint-Chamond nel territorio di Lione, in Francia, san Marcellino Champagnat, sacerdote della Società di Maria, che fondò l’Istituto dei Piccoli Fratelli di Maria per l’istruzione cristiana dei fanciulli.
Nella città di Luong My nel Tonchino, ora Viet Nam, santi martiri Pietro Dung e Pietro Thuan, pescatori, e Vincenzo Duong, contadino, che, rifiutatisi più volte di calpestare la croce, furono condannati al rogo sotto l’imperatore Tu Duc.
A Città del Messico, transito del beato Raffaele Guízar Valencia, vescovo di Vera Cruz in Messico, che in tempo di persecuzione, benché esule e clandestino, esercitò con coraggio l’ufficio episcopale.
A Sachsenhausen in Germania, beato Innocenzo Guz, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire, che, polacco di origine, durante l’occupazione militare della patria da parte dei seguaci di dottrine nemiche degli uomini e della religione, per la sua fede in Cristo fu trucidato
dalle sentinelle del campo di prigionia.