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sabato 13 Luglio 2024

Ufficio delle letture

SANT’ENRICO - MEMORIA FACOLTATIVA
Grandezza Testo A A A
V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.
INNO
Uniamoci, o fratelli,
con cuore puro e ardente
alla lode festosa
della Chiesa di Cristo.
In questo giorno santo
la carità divina
congiunge sant'Enrico
al regno dei beati.
La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell’amore di Dio.
Egli è modello e guida
a coloro che servono
le membra sofferenti
del corpo del Signore.
Dolce amico dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via dell’amore.
A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la forza dello Spirito. Amen.
1 ant.
Tu solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
          eterna è la tua misericordia.
SALMO 135,  1-9  (I)    Inno pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo
​(Cassiodoro).
Lodate il Signore perché è buono: *
   eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio degli dèi: *
   eterna è la sua misericordia.
Lodate il Signore dei signori: *
   eterna è la sua misericordia.
Egli solo ha compiuto meraviglie: *
   eterna è la sua misericordia.
Ha creato i cieli con sapienza: *
   eterna è la sua misericordia.
Ha stabilito la terra sulle acque: *
   eterna è la sua misericordia.
Ha fatto i grandi luminari: *
   eterna è la sua misericordia.
Il sole per regolare il giorno: *
   eterna è la sua misericordia;
la luna e le stelle per regolare la notte: *
   eterna è la sua misericordia.
1 ant.
Tu solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
          eterna è la tua misericordia.
2 ant.
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
          con mano potente e braccio disteso.
II   (10-15)
Percosse l’Egitto nei suoi primogeniti: *
    eterna è la sua misericordia.
Da loro liberò Israele: *
   eterna è la sua misericordia;
con mano potente e braccio teso: *
    eterna è la sua misericordia.
Divise il Mar Rosso in due parti: *
    eterna è la sua misericordia.
In mezzo fece passare Israele: *
    eterna è la sua misericordia.
Travolse il faraone e il suo esercito nel Mar Rosso: *
    eterna è la sua misericordia.
2 ant.
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
          con mano potente e braccio disteso.
3 ant.
Lodate il Dio del cielo;
          egli ci ha liberati dai nostri nemici.
III   (16-26)
Guidò il suo popolo nel deserto: *
   eterna è la sua misericordia.
​Percosse grandi sovrani: *
   eterna è la sua misericordia;
​uccise re potenti: *
   eterna è la sua misericordia.
Seon, re degli Amorrèi: *
   eterna è la sua misericordia.
Og, re di Basan: *
   eterna è la sua misericordia.
Diede in eredità il loro paese: *
   eterna è la sua misericordia;
in eredità a Israele suo servo: *
   eterna è la sua misericordia.
​Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
   eterna è la sua misericordia;
ci ha liberati dai nostri nemici: *
   eterna è la sua misericordia.
Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
   eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio del cielo: *
   eterna è la sua misericordia.
3 ant.
Lodate il Dio del cielo;
          egli ci ha liberati dai nostri nemici.
V.
Additami, Signore, le tue vie,

R.
insegnami i tuoi sentieri.
PRIMA LETTURA

Dal libro del Siracide
47, 12-25
 

Storia dei Padri: da Salomone a Geroboamo
 
Dopo Davide sorse un figlio saggio,
che, in grazia sua, ebbe un vasto regno.
Salomone regnò in tempo di pace,
Dio dispose che tutto fosse tranquillo all’intorno
perché costruisse una casa al suo nome
e preparasse un santuario perenne.
Come fosti saggio nella giovinezza,
versando copiosa intelligenza
come acqua d’un fiume!
La tua scienza ricoprì la terra,
riempiendola di sentenze difficili.
Il tuo nome giunse fino alle isole lontane;
fosti amato nella tua pace.
Per i tuoi canti, i tuoi proverbi, le tue massime
e per le tue risposte ti ammirarono i popoli.
Nel nome del Signore Dio,
che è chiamato Dio di Israele,
accumulasti l’oro quasi fosse stagno,
come il piombo rendesti abbondante l’argento.
Ma accostasti i tuoi fianchi alle donne,
e ne fosti dominato nel corpo.
Così deturpasti la tua gloria
e profanasti la tua discendenza,
sì da attirare l’ira divina sui tuoi figli
e sofferenze con la tua follia.
Il regno fu diviso in due
e in Èfraim si instaurò un potere ribelle.
Ma il Signore non rinnegherà la sua misericordia
e non permetterà che venga meno
alcuna delle sue parole.
Non farà perire la posterità del suo eletto
né distruggerà la stirpe di colui che lo amò.
Concesse un resto a Giacobbe
e a Davide un germoglio nato dalla sua stirpe.
Salomone andò a riposare con i suoi padri,
lasciando dopo di sé un discendente,
stoltezza del popolo e privo di senno,
Roboamo, che si alienò il popolo con i suoi consigli.
Geroboamo figlio di Nabat fece peccare Israele
e aprì a Èfraim la via del peccato;
le loro colpe si moltiplicarono assai,
sì da farli esiliare dal proprio paese.
Essi commisero ogni genere di malvagità
finché non giunse su di loro la vendetta.
 
RESPONSORIO       Cfr. Ez 37, 21. 22. 23. 24; Gv 10, 16
R.
Radunerò gli Israeliti, non saranno più divisi in
due regni. Non si contamineranno più con gli idoli;
*

saranno il mio popolo, e per tutti sarò l’unico pastore.

V.
Ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche
queste io devo radunare:

R.
saranno il mio popolo, e per tutti sarò l’unico pastore.
SECONDA LETTURA
Da una «Vita antica» di sant’Enrico
(MGH, Scriptores 4, 792-799)
Era sollecito della pace
e della tranquillità della Chiesa
   Questo santo servo di Dio, ricevuta l’unzione regale, non fu contento delle ristrettezze di un regnoterreno, ma, per conseguire la corona della vita immortale, si propose di militare sotto le insegne del sommo Re. Servire lui è regnare! Perciò usò grandissima diligenza nel diffondere l’amore alla religione, nell’assicurare alle chiese benefici e suppellettili preziose. Stabilì nel suo stesso palazzo la sede episcopale di Bamberga sotto i titoli dei principi degli apostoli Pietro e Paolo e del glorioso martire Giorgio. Ne fece omaggio con diritti particolari alla santa chiesa di Roma, per rendere alla prima Sede l’onore dovutole per diritto divino. Con questo alto patronato diede solide basi alla sua fondazione.
   Perché poi a tutti sia noto con quale vigilanza quest’uomo santo abbia provveduto la sua nuova chiesa dei beni della pace e della tranquillità anche per i tempi futuri, inseriamo qui, a conferma, una sua lettera:
   «Enrico, per divina Provvidenza re, a tutti i figli della Chiesa presenti e futuri. Siamo invitati ed am- moniti dai salutari insegnamenti della Sacra Scrittura di abbandonare i beni temporali e le comodità di questa terra e cercare con ogni mezzo di conseguire le dimore eterne dei cieli. Infatti il godimento della gloria presente è transitorio e vano, a meno che non sia orientato all’eternità celeste. E la misericordia di Dio provvide al genere umano un utile rimedio quando stabilì che i beni della terra fossero il prezzo della patria celeste.
   Perciò a noi, memori di questa clemenza e ben sapendo di essere stati innalzati alla dignità regale per una gratuita disposizione della misericordia di Dio, è parsa cosa buona non solo di ampliare le chiese costruite dai nostri predecessori, ma di costruirne delle nuove a maggior gloria di Dio e dotarle di benefici e favori in segno della nostra devozione.
Perciò, porgendo vigile ascolto ai comandamenti del Signore e osservando i divini consigli, desideriamo mettere in serbo in cielo i tesori elargiti dalla generosa liberalità divina; in cielo, dove i ladri nonsfondano né rubano, né il tarlo o la tignuola consu- mano; in cielo, dove, mentre ora ci diamo premura di raccogliervi tutte le nostre cose, anche il nostro cuore possa rivolgersi più spesso con desiderio e con amore.
   Pertanto vogliamo che tutti i fedeli sappiano che noi abbiamo innalzato alla dignità di prima sede epi- scopale una località che si chiama Bamberga, lasciataci in eredità dal nostro padre, perché là si mantenga un solenne ricordo di noi e dei nostri genitori e si offra continuamente il sacrificio di salvezza per tutti i fedeli».
 
RESPONSORIO           Sap 10, 11-12. 14. 15
R.
Il Signore custodì il suo santo dai nemici,
lo protesse da chi lo insidiava,
*
gli diede una
gloria eterna.

V.
Il Signore condusse il giusto, per sentieri
diritti, al regno di Dio,

R.
gli diede una gloria eterna.
ORAZIONE
   O Dio, che hai colmato dei tuoi doni sant’Enrico e dalla regalità terrena lo hai innalzato alla corona eterna, assisti e proteggi i tuoi fedeli, perché tra le vicende del mondo corrano incontro a te nella giustizia e nella santità. Per il nostro Signore.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.

Memoria facoltativa

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