Carissimi Fratelli e Sorelle
1. Natale è mistero di luce: “la luce splende nelle tenebre” dice San Giovanni. Non è possibile vivere nell’oscurità: ci sentiamo smarriti, svanisce l’orientamento, tutto diventa indistinto e l’uomo si trova senza volto, non riconosce le cose e gli altri. Com’è importante avere un volto! Le cose hanno un loro volto e noi ci rapportiamo con esse secondo la loro natura e il loro valore; ma soprattutto è l’uomo che deve avere un volto per essere se stesso, un’identità definita, per poter sapere chi è e dove sta andando nel suo viaggio terreno. Vediamo che nella cultura del mondo occidentale l’uomo sembra aver smarrito se stesso, sembra a volte considerarsi una cosa tra le molte, tende a costruire una società basata sulle opinioni anziché sulla verità di sé e del mondo. E’ l’antico peccato, quello d’origine, che ritorna sotto spoglie diverse: il peccato di volersi fare da solo, di essere norma del bene del male, di confinare Dio in nome della libertà umana. Ma la storia insegna che quanto più l’uomo si allontana da Dio tanto più perde se stesso: lontano da Lui non sa più chi è e dove va, vive nel buio, procede a tentoni. Già M. Heidegger, nel 1960, scriveva che “nessuna epoca ha saputo meno della nostra che cosa sia l’uomo”!
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S. Em. Card. Angelo Bagnasco