Messaggio per il decennio di pontificato di Sua Santità Giovanni Paolo II
Messaggio per il decennio di pontificato di Sua Santità Giovanni Paolo II
lesiale di Loreto e i Congressi eucaristici nazionali. Ha incontrato più volte sacerdoti, religiosi, laici. Si è fatto specialmente vicino ai più poveri e ai più sofferenti. Sempre ha fatto dono del suo insegnamento illuminante.
4. Giovanni Paolo II opera nel cuore della Chiesa. Noi Vescovi, che in lui riconosciamo il principio e il fondamento della nostra unità nei vincoli santi della pace e dell'amore fraterno, invitiamo le nostre comunità ad unirsi a noi nella preghiera, perchè Dio, che lo ha scelto come Vicario del Figlio suo e ce lo ha dato come Pastore, continuamente lo sostenga e sempre più lo rafforzi nella sua missione di verità e di pace. Maria Santissima, a cui Giovanni Paolo II si è totalmente consacrato – e che già lo ha protetto quando fu insidiata la sua vita -, lo accompagni con la sua materna intercessione nel cammino verso il grande Giubileo del terzo millennio cristiano.
1. Il decimo anniversario dell'elezione di Giovanni Paolo II al Sommo Pontificato, avvenuta il 16 ottobre 1978, è per tutta la Chiesa occasione privilegiata di gioia e di preghiera, di gratitudine e di riflessione.
La Chiesa riconosce con la certezza della fede di essere costruita sulla roccia di Pietro e dei suoi Successori. Ringrazia con intima gioia il Signore Gesù per averle concesso in ogni tempo un Pastore che sia il principio e il fondamento, perpetuo e visibile, dell'unità della fede e della comunione. Prega perchè la luce di questa verità sia sempre più universalmente compresa e riconosciuta.
2. I dieci anni del Pontificato di Giovanni Paolo II aggiungono alla verità della fede la conferma di una mirabile esperienza. La Chiesa tutta si unisce al Papa per lodare e ringraziare la misericordia di Dio; ma è anche tutta unita nel ringraziare il Papa per il servizio da lui reso in questi anni alla Chiesa.
Il suo magistero è stato di una forza e di un'ampiezza straordinarie, basti ricordare le sette lettere encicliche finora scritte. Con esso ha proseguito l'opera di Paolo VI di integrale attuazione del Concilio, nella continuità della tradizione cattolica; di fronte a un drammatico processo di secolarizzazione, ha ravvivato nel cuore dei fedeli la certezza che solo in Cristo possiamo conoscere Dio e capire l'uomo; si è fatto carico dei grandi problemi morali e sociali da cui dipende il futuro dell'umanità: la pace e la giustizia, la libertà religiosa e civile, l'integrità della famiglia e la sacralità della vita.
Le “visite apostoliche” o “pellegrinaggi”, come egli stesso talvolta ha definito i suoi viaggi pastorali, hanno portato il Papa nel vivo delle situazioni ecclesiali ed umane del mondo intero. Con quelle visite ha confermato i fratelli nella fede, li ha confortati nelle difficoltà e sostenuti nelle prove, ha scosso le coscienze di credenti e non credenti nei riguardi della dignità dell'uomo e dei suoi diritti, ha dato una prova concreta dell'universalità del Vangelo di Cristo e di come la Chiesa possa essere fermento e stimolo per lo sviluppo autentico dell'umanità.
Con l'instancabile attività pastorale, la parola e la testimonianza della vita ha indicato a tutti le vie dell'incontro con Dio, il cammino che conduce verso il terzo millennio cristiano. Lo ha fatto anche promuovendo iniziative straordinarie: l'Anno Santo della Redenzione, il Sinodo dei Vescovi a vent'anni dal Concilio, l'Anno Mariano.
3. Noi Vescovi italiani e tutte le comunità a noi affidate partecipiamo con intima adesione alla fede e alla gratitudine della Chiesa universale. Per il fatto che il Papa è il Vescovo di Roma e Primate d'Italia, e per tutta la realtà del suo servizio pastorale, sentiamo di avere motivi particolari per pregare e riflettere nel decimo anniversario dell'elezione di Giovanni Paolo II.
In questi dieci anni il Santo Padre è ben stato presente nella Chiesa italiana: una presenza non soltanto fisica, ma affettiva; non soltanto gerarchica, ma ricca di sollecitudine; proveniente da una quotidiana partecipazione alla vostra vita. L'abbiamo sentito uno di noi, vicino a noi. Ha camminato con noi, precedendoci come il buon pastore, chiamandoci per nome, sostenendoci con l'insegnamento e la testimonianza, comprendendoci con quell'acutezza che viene dall'amore.
La presenza del Santo Padre in Italia si è manifestata nei modi più diversi. Per due volte ha già ricevuto tutti i Vescovi in visita “ad limina”. È intervenuto costantemente alle Assemblee della Conferenza Episcopale Italiana. Ha compiuto visite pastorali in numerosissime diocesi. È stato protagonista in occasioni di particolare importanza per la Chiesa italiana, come il Convegno ecc
CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE
26 Settembre 1988