COMUNICATO
La Giornata Nazionale delle Migrazioni, promossa annualmente dall'U.C.E.I. (Ufficio Centrale per l'Emigrazione Italiana), propone quest'anno alle comunità. ecclesiali e, attraverso queste, all'opinione pubblica una attenta riflessione ed invita ad adeguati interventi su un fenomeno che interpella tutti: «gli stranieri in Italia».
Non si tratta più soltanto delle classiche comunità da sempre presenti in Italia e sostanzialmente autosufficienti, bensì di centinaia di migliaia di povera gente – lavoratrici domestiche, operai generici, marittimi, studenti, profughi – provenienti per lo più da Paesi del Terzo Mondo per vie generalmente incontrollate, esposti, quindi, più che altri allo sfruttamento ed alla interessata strumentalizzazione.
Le comunità ecclesiali dovrebbero conoscere appieno questa realtà, giudicarla alla luce del Vangelo e conseguentemente intervenire, fraternizzando con le persone, appoggiando le organizzazioni impegnate, promovendo opportune iniziative.
«Stranieri o fratelli?»: è l'interrogativo che la Chiesa italiana ha posto per tanto tempo ai cristiani dei Paesi che accoglievano i nostri emigrati. E' la domanda che sale oggi dalla nostra coscienza.
E' in gioco, quindi, una doverosa testimonianza di cristiana comprensione, di solidarietà e di sostegno nei confronti di queste persone, nonché la stima ed il rispetto per le culture e religioni di origine: per la prima volta, infatti, ci troviamo di fronte ad immigrati che professano altra fede che la cristiana.
Non va, comunque, dimenticato a questo riguardo quanto afferma Paolo VI: «Né il rispetto e la stima verso queste religioni, né la complessità dei problemi sollevati sono per la Chiesa un invito a tacere l'annuncio di Cristo di fronte ai non cristiani» (Evangelii Nuntiandi, n. 53).
COMMISSIONE EPISCOPALE
PER LE MIGRAZIONI E IL TURISMO
COMMISSIONE EPISCOPALE PER LE MIGRAZIONI