HomeLiturgia delle Ore
venerdì 23 Agosto 2024

Ufficio delle letture

SANTA ROSA DA LIMA, VERGINE - MEMORIA FACOLTATIVA
Grandezza Testo A A A
V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.
INNO
La carità divina
congiunge santa Rosa da Lima
all’eterno convito
nel regno dei beati.
La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell’amore di Dio.
O sorella dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via della pace.
Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore.
Sia lode al Padre e al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1 ant.
Non disprezzare la mia supplica, o Dio,
          nel clamore degli empi.
SALMO 54, 2-15. 17-24 L’amico che tradisce

Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?
(Lc 22, 48).
 
I   (2-9)

Porgi l’orecchio, Dio, alla mia preghiera, †
   non respingere la mia supplica; *
   dammi ascolto e rispondimi.
Mi agito nel mio lamento *
   e sono sconvolto al grido del nemico,
     al clamore dell’empio.
Contro di me riversano sventura, *
   mi perseguitano con furore.
Dentro di me freme il mio cuore, *
   piombano su di me terrori di morte.
Timore e spavento mi invadono *
   e lo sgomento mi opprime.
Dico: «Chi mi darà ali come di colomba, *
   per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano, *
   abiterei nel deserto.
Riposerei in un luogo di riparo *
   dalla furia del vento e dell’uragano».
1 ant.
Non disprezzare la mia supplica, o Dio,
          nel clamore degli empi.
2 ant.
Dall’assalto del nemico
          Dio ci ha liberato.
II   (10-15)
Disperdili, Signore, †
   confondi le loro lingue: *
   ho visto nella città violenza e contese.
Giorno e notte si aggirano sulle sue mura, †
   all’interno iniquità, travaglio e insidie *
   e non cessano nelle sue piazze
      sopruso e inganno.
Se mi avesse insultato un nemico, *
   l’avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario, *
   da lui mi sarei nascosto.
Ma sei tu, mio compagno, *
   mio amico e confidente;
ci legava una dolce amicizia, *
   verso la casa di Dio camminavamo in festa.
2 ant.
Dall’assalto del nemico
          Dio ci ha liberato.
3 ant.
Getta nel Signore il tuo affanno:
           egli ti salverà.
III   (17-24)
Io invoco Dio e il Signore mi salva. †
   Di sera, al mattino, a mezzogiorno
      mi lamento e sospiro *
   ed egli ascolta la mia voce;
mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono: *
   sono tanti i miei avversari.
Dio mi ascolta e li umilia, *
   egli che domina da sempre.
Per essi non c’è conversione *
   e non temono Dio.
Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici, *
   ha violato la sua alleanza.
Più untuosa del burro è la sua bocca, *
   ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell’olio le sue parole, *
   ma sono spade sguainate.
Getta sul Signore il tuo affanno †
   ed egli ti darà sostegno, *
   mai permetterà che il giusto vacilli.
Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba *
   gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. *
   Ma io, Signore, in te confido.
3 ant.
Getta nel Signore il tuo affanno:
           egli ti salverà.
V.
Ascolta, figlio, la voce della sapienza:

R.
porgi l’orecchio ai miei insegnamenti.
PRIMA LETTURA
 
Dal libro del profeta Isaia
30, 1-18
Inutilità delle alleanze fatte con altri popoli
     Guai a voi, figli ribelli
- oracolo del Signore -
che fate progetti da me non suggeriti,
vi legate con alleanze che io non ho ispirato
così da aggiungere peccato a peccato.
Siete partiti per scendere in Egitto
senza consultarmi,
per mettervi sotto la protezione del faraone,
per ripararvi all'ombra dell'Egitto.
La protezione del faraone sarà la vostra vergogna,
il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione.
Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis
e i messaggeri avranno raggiunto Canes,
tutti saranno delusi di un popolo
che non gioverà loro,
che non porterà né aiuto né vantaggio
ma solo confusione e ignominia.
Oracolo sulle bestie del Negheb.
In una terra di angoscia e di miseria,
adatta a leonesse e leoni ruggenti,
a vipere e draghi volanti,
essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini,
i tesori sulla gobba di cammelli
a un popolo che non giova a nulla.
Vano e inutile è l'aiuto dell'Egitto;
per questo lo chiamo:
Raab l'ozioso.
Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro,
incidilo sopra un documento,
perché resti per il futuro
in testimonanzia perenne.
Poiché questo è un popolo ribelle,
sono figli bugiardi,
figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore.
Essi dicono ai veggenti: «Non abbiate visioni»
e ai profeti: «Non fateci profezie sincere,
diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!
Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero,
toglieteci dalla vista il Santo di Israele».
Pertanto dice il Santo di Israele: 
«Poiché voi rigettate questo avvertimento
e confidate nella perversità e nella perfidia,
ponendole a vostro sostegno,
ebbene questa colpa diventerà per voi
come una breccia che minaccia rovina,
che sporge su un alto muro,
il cui crollo avviene in un attimo, improvviso,
e si infrange come un vaso di creta,
frantumato senza misericordia,
così che non si trova tra i suoi frantumi
neppure un coccio
con cui si possa prendere fuoco dal braciere
o attingere acqua dalla cisterna».
Poiché dice il Signore Dio,
il Santo di Israele: 
«Nella conversione e nella calma
sta la vostra salvezza,
nell'abbandono confidente sta la vostra forza».
Ma voi non avete voluto,
anzi avete detto: «No,
noi fuggiremo su cavalli».
- Ebbene, fuggite! -
«Cavalcheremo su destrieri veloci».
- Ebbene più veloci saranno i vostri inseguitori. -
Mille si spaventeranno per la minaccia di uno,
per la minaccia di cinque vi darete alla fuga,
finchè resti di voi qualcosa
come un palo sulla cima di un monte
e come un'asta sopra una collina.
Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pietà di voi,
perché un Dio giusto è il Signore;
beati coloro che sperano in lui!
 
RESPONSORIO                        Is 30, 15. 18
R.
Nella conversione e nella calma sta la vostra
salvezza.
*
Nell'abbandono confidente sta la
vostra forza.

V.
Il Signore aspetta per farvi grazia: beati coloro
che sperano in lui.

R.
Nell'abbandono confidente sta la vostra forza.
SECONDA LETTURA
Dagli «Scritti» di santa Rosa da Lima, vergine
(Al medico Castillo; ed. L. Getino, La Patrona de América, Madrid 1928, pp. 54-55)
Conosciamo l’amore di Cristo
che sorpassa ogni conoscenza
   Il Salvatore levò la voce e disse: Tutti sappiano che la grazia segue alla tribolazione, intendano che senza il peso delle afflizioni non si giunge al vertice della grazia, comprendano che quanto cresce l’intensità dei dolori, tanto aumenta la misura dei carismi. Nessuno erri né si inganni; questa è l’unica vera scala del paradiso, e al di fuori della croce non c’è altra via per cui salire al cielo.
   Udite queste parole, mi sentii spinta a scendere in piazza per gridare a tutti, qualunque fosse la loro età, il sesso e la condizione: Ascolta, popolo; ascolta- te, genti tutte. Da parte di Cristo e con parole della sua stessa bocca vi avverto che non si riceve grazia senza soffrire afflizioni. È necessario che dolori si aggiungano a dolori per conseguire l’intima partecipazione alla natura divina, la gloria dei figli di Dio e la perfetta bellezza dell’anima.
   Questo stesso stimolo mi spingeva fortemente a predicare la bellezza della grazia divina, mi tormentava e mi faceva sudare ed anelare. Mi pareva che l’anima non potesse più trattenersi nel carcere del corpo, ma che la prigione dovesse rompersi, ed essa, libera e sola, con più agilità, se ne andasse per il mondo gridando: Oh se i mortali conoscessero che gran cosa è la grazia, quanto è bella, quanto nobile e preziosa, quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta felicità e delizie! Senza dubbio andrebbero essi stessi alla ricerca di fastidi e pene; andrebbero questuando molestie, infermità e tormenti inve-ce che fortune, e ciò per conseguire l’inestimabile te- soro della grazia. Questo è l’acquisto e l’ultimo guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si lamenterebbe della croce e dei dolori, che gli toccano in sorte, se conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra gli uomini.
 
RESPONSORIO           Cfr. 1 Cor 1, 27. 28-29; Sal 137, 6
R.
Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere
i sapienti, e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono,

*
perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a lui.

V.
Eccelso è il Signore, e guarda verso l’umile;
ma volge lo sguardo lontano dal superbo,

R.
perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a lui.
ORAZIONE
   O Dio, che a santa Rosa da Lima, ardente del tuo amore, hai ispirato il proposito di rinunziare a un ideale terreno per dedicarsi interamente a te nell’austerità e nella preghiera, concedi anche a noi di seguire le vie della vita per dissetarci al torrente delle tue delizie. Per il nostro Signore.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.

Memoria facoltativa

SANTA ROSA DA LIMA, VERGINE - MEMORIA FACOLTATIVA
BANNER-300x250-v2
banner_BibbiaEdu
banner_liturgia