VII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali

VII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali

La Nunziatura Apostolica in Italia, con lettera n. 3419/72 del 29-IX-1972, ha trasmesso questi documenti:
 
 
SEGRETERIA DI STATO – PROT. N. 215850 – DAL VATICANO 17-VIII-1972.
A S.E. Mons. Edoardo Heston, Presidente della Pontificia Commissione per le Comunicazioni sociali.
 
Eccellenza Reverendissima,
Nell'Udienza del 10 corrente mese l'Eccellenza Vostra Reverendissima ha presentato al Santo Padre le conclusioni della IX Congregazione Plenaria di cotesta Pontificia Commissione, tenutasi dal 28 febbraio al 4 marzo del corrente anno.
Limitandomi ora al tema proposto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 1973, compio il grato dovere di significare all'Eccellenza Vostra che Sua Santità ha dato ad esso ben volentieri la propria approvazione.
Non occorre sottolineare l'importanza e l'attualità di un argomento come quello delle «comunicazioni sociali e l'affermazione e promozione dei valori spirituali», la cui scelta fa onore alla sensibilità pastorale di cotesto Dicastero. Solo desidero aggiungere che anche le indicazioni circa «il rispetto dovuto al sacro» e «il pieno diritto dei valori religiosi alla cittadinanza nel mondo moderno», sono state motivo di sincero compiacimento.
Facendo voti per la buona preparazione della VII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, profitto volentieri dell'occasione per confermarmi con sensi di distinto ossequio
 
dell'Eccellenza Vostra Rev.ma
Dev.mo
G. CARD. VILLOT
 
 
PONTIFICIA COMMISSIONE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
 
In conformità a quanto stabilito dal Concilio Ecumenico Vaticano II, si celebra ogni anno, in tutto il mondo, una «Giornata» per stimolare la riflessione, la preghiera e la generosità dei cristiani e di tutta la comunità umana a favore dello sviluppo delle comunicazioni sociali al servizio dell'uomo.
La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali si celebra nella domenica precedente la festa della Pentecoste, che nell'anno 1973 sarà il 3 giugno; per motivi particolari e di carattere locale, in alcuni Paesi tale data viene anticipata o posticipata.
 
Il tema
 
La Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali, incaricata di organizzare la «Giornata», sceglie ogni anno, con l'approvazione del Santo Padre, un tema di riflessione; il tema che viene proposto per il 1973 è il seguente: Le comunicazioni sociali e l'affermazione e promozione dei valori spirituali.
Per «valori spirituali» s'intendono le qualità che sostengono il cammino dell'uomo nel perseguimento delle sue più alte aspirazioni verso il vero, il bello e il buono, e più particolarmente nel raggiungimento della sua finalità totale in Dio; esse includono pertanto – nella misura in cui questa finalità è riconosciuta e ricercata – i valori attraverso i quali l'uomo si riferisce a Dio. Per i cristiani i valori spirituali più alti si. Esprimono nelle virtù della fede, della speranza e della carità, come sono rivelate nella Bibbia e vissute dal popolo di Dio nella Chiesa attraverso la storia.
Naturalmente questi valori possono trovare sostegno nelle possibilità offerte al giorno d'oggi dagli strumenti della comunicazione sociale.
 
Motivi della scelta del tema
 
Lungi dal minimizzare il ruolo di tali strumenti nello sviluppo dei valori terreni, la Commissione Pontificia ha dedicato loro, nei sei anni precedenti, una particolare attenzione. L'influenza globale delle comunicazioni sociali, la loro funzione promozionale nello sviluppo; la loro incidenza sulla famiglia e sulla gioventù, il loro contributo all'unità tra gli uomini e all'informazione veritiera hanno costituito di volta in volta argomenti di riflessione.
La scelta del tema per l'anno 1973 si colloca nella successione logica e giunge a coronamento della serie dei temi affrontati negli anni precedenti, allo scopo di richiamare e formare il popolo cristiano alle sue responsabilità nell'utilizzazione delle comunicazioni sodali. Come il «Giorno del Signore» completa l'opera di Dio, cosi tutto ciò che è grande e duraturo tra le opere dell'uomo esige, come ispirazione e come coronamento, valori spirituali che l'intera umanità deve considerare a giusto titolo, come sacri.
Da un lato la costruzione di un mondo nuovo non può fare a meno di questi valori spirituali senza arenarsi, dall'altro tutti gli uomini hanno diritto ai valori spirituali autentici. I cristiani si sentono chiamati da Dio alla particolare missione di affermarli e promuoverli nel mondo. Essi si attendono dagli strumenti della comunicazione sociale non soltanto il rispetto di questi valori sacri, ma un contributo positivo per farli conoscere e applicare; contributo che la stampa, la radio, la televisione e il cinema sono chiamati a offrire proprio in ragione della loro natura.
Vi sono anche motivi di attualità che sottolineano l'esigenza di un'azione della Chiesa in tal senso; mettere in discussione dei valori profondi che abbracciano tutti gli aspetti della vita, della quale le comunicazioni sociali si fanno eco (contribuendo nel contempo ad accentuarla) rischia di far perdere ai nostri contemporanei il senso di Dio e del sacro e conseguentemente il senso dei valori spirituali necessari al nostro mondo: promuovendo questi valori, gli strumenti di comunicazione sociale possono giovare a ristabilire l'equilibrio.
D'altra parte la ricerca dell'eccezionale e del sensazionale, che spesso anima tali strumenti può portarli a presentare gli avvenimenti religiosi in modo inesatto, superficiale, unilaterale a detrimento della loro profonda verità o della loro autentica importanza. Lo sfruttamento commerciale o esibizionistico di idee, sentimenti e fatti che si riferiscono alla sfera spirituale deve essere assolutamente evitato. I credenti hanno il diritto di pretendere che venga data una immagine obiettiva e giusta della loro fede e della loro comunità.
I cristiani uniranno, in particolare, i loro sforzi perché il messaggio e la persona del Cristo siano trattati con rispetto e dignità. In piena rispondenza alle attese dei pastori e del popolo di Dio, il tema scelto per la «Giornata Mondiale» 1973 apporterà certamente un positivo contributo per aiutare le comunicazioni sociali a collocarsi ancor meglio nel servizio che sono chiamati a fornire al nostro mondo di oggi.
 

SEGRETERIA GENERALE

29 Settembre 1972

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