La celebrazione del Convegno ecclesiale per la metà degli anni novanta è stata oggetto di riflessione nella riunione del Consiglio Episcopale Permanente del 23-26 settembre 1991, che ha indicato una pista di cammino verso un Convegno di ampio respiro incentrato sui due poli degli Orientamenti pastorali per gli anni novanta “Vangelo e carità”.
L´argomento fu ripreso dalla Presidenza della C.E.I. il 9 novembre 1991 e dal Consiglio Episcopale Permanente del 13-16 gennaio 1992. In quelle riunioni i Vescovi hanno ribadito quanto emerso precedentemente, demandando la definizione del tema all´Assemblea Generale dell´11-15 maggio 1992: essa ha approvato alcuni temi, lasciando il compito della scelta definitiva alla Presidenza per riproporlo poi all´Assemblea Generale del 26-29 ottobre 1992.
Nei successivi incontri collegiali dei Vescovi (Presidenza – Consiglio Permanente – Assemblea) è stata sottolineata l´importanza del Convegno, avente per scopo la prospettiva ecclesiale di ridare nuovo slancio di evangelizzazione e fede al tessuto delle comunità cristiane, tenendo presente il contesto storico attuale del Paese. Sulla scorta poi delle indicazioni e degli elementi più significativi emersi, la Presidenza nel novembre 1993 e il Consiglio Permanente nel gennaio 1994 hanno stabilito che tutto il cammino di preparazione del Convegno venisse portato avanti da una Giunta, con funzioni di responsabilità di guida e di esecuzione, e da un Comitato Preparatorio Nazionale rappresentativo delle Regioni ecclesiastiche e delle diverse componenti e articolazioni ecclesiali.
Frutto del primo lavoro di questi Organismi è il testo della “Traccia di riflessione” che viene pubblicata in questo numero del Notiziario della C.E.I.
Il testo della “Traccia” ha la sua origine fin dal primo incontro della Giunta, riunitasi l´11 maggio 1994, mentre, nella seconda riunione del 9 giugno 1994, la Giunta ha cercato di puntualizzare, a partire dal documento “Evangelizzazione e testimonianza della carità”, il significato e lo scopo del Convegno ecclesiale, approfondendo i termini del tema “Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia”. Da qui è scaturito un primo schema ragionato, presentato nella successiva riunione di Giunta del 5 luglio 1994, la quale, esaminando lo schema, diede una serie stimolante di indicazioni per la elaborazione di una bozza, sottoposto all’esame della stessa Giunta il 29 settembre 1994. Anche questo ultimo incontro è stato offerto un consistente e valido contributo che ha permesso di rielaborare un nuovo testo, oggetto di approfondita riflessione da parte del Comitato Preparatorio Nazionale, riunitosi per la prima volta l´11 novembre 1994.
Il Comitato, apprezzandone l´impostazione globale, ha offerto una grande ricchezza di suggestioni, che hanno favorito una rinnovata stesura. Questo nuovo testo evidenzia con chiarezza l´impostazione spirituale di fondo, a partire dall´Apocalisse e dall´icona ´70 faccio nuove tutte le cose”. Emerge con forza l’unità interiore e inscindibile tra il Vangelo, che è Cristo morto risorto e veniente, e la carità. Sono precisate le cinque “vie” preferenziali della evangelizzazione, che vengono attraversate da quattro “obiettivi di fondo”: quali la formazione, la comunione, la missione e la spiritualità. Il senso più profondo e globale della ´Traccia”, e in definitiva del Convegno stesso, è l´ascolto che le Chiese in Italia devono fare della voce dello Spirito per un discernimento dell´ora storica presente e in vista di un rinnovato e corale slancio di annuncio e di testimonianza del Vangelo della carità alle soglie del terzo millennio cristiano.
Il testo della “Traccia” è stato reso noto nella Conferenza stampa, tenutasi il 10 gennaio 1995.