Carissimi Confratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio
Stimate Autorità
Cari Fratelli e Sorelle nel Signore
1. Siamo in questa splendida cattedrale, madre di tutte le chiese dell’ Arcidiocesi, non per rispettare un punto del programma di questi giorni, ma perché senza la divina Eucaristia non possiamo vivere. Il Mistero Eucaristico, infatti, racchiude tutto il tesoro della fede, è la sorgente della Chiesa. Poter celebrare i Santi Misteri è come per il pellegrino assetato raggiungere l’acqua che disseta e ristora. Sì, l’Eucaristia è per noi la fonte che rigenera, una finestra che, ogni volta, apre uno spiraglio sulla Liturgia del Cielo. Da questa apertura, che è il Crocifisso Glorioso, filtra una luce che, come un vortice, ci invita a salire verso Dio, per unirci al cantico di lode a Colui che è tre volte santo. Per essere anche noi, come ricorda l’Apostolo Paolo, “lode della sua gloria”. In questo sta la felicità vera dell’uomo, anzi dell’universo, ed è questo il grande destino che viene offerto alla nostra libertà.
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S. Em. Card. Angelo Bagnasco