Carissimi Fratelli e Sorelle nel Signore
La luce del cero pasquale, simbolo di Gesù risorto, ha illuminato i nostri passi nella Chiesa buia, iniziando così la più grande e suggestiva veglia cristiana. Nelle letture bibliche abbiamo ripercorso la storia della salvezza, storia di schiavitù e di liberazioni: un intreccio di umano e di divino, di ribellioni e di perdono, di tradimenti e di fedeltà. La piccola luce della notte di Betlemme, umile e nascosta – visibile solo agli occhi dei piccoli – è cresciuta fino a diventare la luce sfolgorante della risurrezione: “questa è la notte in cui (Cristo) ha vinto le tenebre del peccato con lo splendore della colonna di fuoco” ha cantato la liturgia. E’ una vita di luce che si apre davanti a noi, davanti a voi, cari Amici, che tra poco diventerete cristiani. Il vostro Battesimo ci fa ricordare il nostro, e ci fa chiedere che cosa ne facciamo, se lo viviamo ogni giorno come una realtà presente e viva, oppure se è diventato un ricordo più o meno lontano. Quale può essere il criterio per rispondere a questa doverosa domanda che noi poniamo a noi stessi, ma che anche voi dovrete porvi ogni giorno della vostra esistenza? …
S. Em. Card. Angelo Bagnasco