Il brano del Siracide che è stato proclamato conclude in qualche modo l’ultima parte del libro, dedicata all’elogio degli uomini illustri, gli eroi della storia d’Israele. L’ultimo personaggio evocato, al quale sono riferite le parole ascoltate, è un sommo sacerdote. Egli viene colto, rivestito dei paramenti più solenni, nell’atto di esercitare il servizio supremo del suo sacerdozio, e cioè l’offerta dei sacrifici e dell’incenso. La sua figura viene rappresentata in una posa ieratica e salda, ma nello stesso tempo viva e protesa verso l’alto. L’immagine delle piante che viene adoperata per descriverla è eloquente in tal senso. L’ulivo, il cipresso, il cedro, la palma parlano di verde, di frutti, di solidità e di radicamento, di robustezza e di slancio verso il cielo.
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S.E. Mons. Mariano Crociata