La coincidenza dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Gregorio X” di Arezzo con la memoria del papa San Leone Magno ispira suggestioni significative per il tratto di cammino che si apre. La figura imponente di papa Leone, che unisce, insieme a non poche altre doti, quelle di grande dottore e grande uomo di governo, sembra indicare anche oggi l’esigenza di imparare a unire sapere della fede e responsabilità pubblica. Nello spazio, talora anche molto ristretto, in cui si conduce l’esistenza di ciascuno di noi, giunge una chiamata che interpella a coltivare una fede consapevole e una capacità di stare da credenti nella società, dovunque ci si trovi a operare. Le due dimensioni non sono alternative né si strumentalizzano a vicenda; piuttosto esse si richiedono l’una l’altra: quanto più profonda è la coscienza di fede, alimentata con la preghiera, una seria formazione, la comunione ecclesiale, tanto più sarà coerente e incisiva la presenza in tutti gli ambienti di vita e di relazione; d’altra parte, la molteplicità, talora convulsa, degli impegni e delle occupazioni dovrebbe, essa stessa, stimolare – nel caso del credente – l’esigenza di una cura assidua della propria fede dentro il tessuto della comunità ecclesiale.
S.E. Mons. Mariano Crociata