E sorprendente come la Parola di Dio attraverso le pagine della Scrittura abbia il potere di illuminare le situazioni concrete che ci troviamo a vivere senza per questo perdere il suo significato universale. Essa ha un messaggio per tutti nel succedersi delle generazioni, ma ciò non significa che essa sia senza tempo; possiede invece la capacità di incarnarsi e tradursi nelle condizioni ordinarie di vita, senza lasciarsi piegare ad interessi di parte, perché essa promuove semmai gli interessi – se così si può dire – o, come altri si è espresso, il diritto di Dio e, inseparabilmente, l’interesse dell’uomo, della sua creatura venuta per ultima in interezza e diffusione.
Ciò appare con singolare espressività in questa nostra celebrazione, che si colloca nel corso di un convegno ecclesiale su “La pastorale della scuola e l’istanza educativa”. Infatti le letture del giorno liturgico presentano un voluto carattere programmatico all’inizio del percorso penitenziale della quaresima. Esse intendono indirizzare fin dall’inizio il cammino di conversione che viene offerto e richiesto ai discepoli di Gesù nell’esperienza ecclesiale di fede, di preghiera, di carità. Esse presentano anche una proposta dal formidabile valore educativo, esemplare per quella emergenza che stiamo vivendo e per il compito che in modo originale questo tempo ci affida.
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S.E. Mons. Mariano Crociata