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Omelia di S.E. Mons. Crociata in occasione del Convegno liturgico per seminaristi – 29 dicembre 2009

Omelia di S.E. Mons. Crociata in occasione del Convegno liturgico per seminaristi - 29 dicembre 2009
“Nel contesto del vostro convegno su “L’Omelia tra celebrazione e ministerialità” mi piace iniziare richiamando un principio di ordine teologico-spirituale che presiede al servizio ministeriale della predicazione liturgica, ovvero che anche la presa di parola nella liturgia è espressione del comune stare sotto la Parola di Dio, «in religioso ascolto» di essa, come esordisce la Dei Verbum, proprio di tutta la Chiesa sempre; in primo luogo poiché anche l’omelia è trasmissione della Parola di Dio, e poi perché il primato rimane alla iniziativa di Dio che agisce con efficacia in essa e attraverso di essa. Pertanto è decisivo che l’omileta abbia coscienza di essere egli stesso un ascoltatore, anzi di essere il primo ascoltatore delle parole che pronuncia. Egli deve sapere innanzitutto, se non solamente, rivolta a sé quella parola che sta pronunciando per altri. E dico quasi solamente, poiché egli non può conoscere la relazione che Dio stabilisce attraverso la sua parola con gli ascoltatori, ma sa con certezza di dover rispondere, nella grazia di Dio, della accoglienza nella propria vita di quella parola che sta porgendo ad altri; questo, certo nella coralità ecclesiale di una accoglienza in cui ci si sostiene ed edifica a vicenda per la potenza dello Spirito che ha ispirato e continua ad ispirare la comunicazione della Parola di Dio e il suo ascolto credente. Accanto e prima, anzi dentro, la coscienziosa preparazione di una omelia c’è, nel ministro, innanzitutto l’esigenza di fondo di accogliere la Parola con la propria mente, con il proprio cuore e nella propria vita”

S.E. Mons. Mariano Crociata

29 Dicembre 2009

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative
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