Quest’ultima domenica di Quaresima prima della Settimana santa ha offerto al nostro ascolto la pagina della risurrezione di Lazzaro, che è il segno conclusivo e supremo tra quelli posti da Gesù prima degli eventi pasquali secondo la narrazione giovannea. E il segno che in maniera più diretta ed eloquente ci indirizza alla risurrezione di Gesù, per prepararci ad accoglierla come compimento della rivelazione e della salvezza. Quella di Lazzaro non può anticiparla, ma solo prepararla, perché la sua risurrezione è più propriamente una rianimazione, un ritorno alla vita di prima dalla quale è comunque uscito, in seguito, con una morte senza ritorno. Solo quella di Gesù è invece vera risurrezione, perché è ingresso nella vita di Dio con tutta la sua umanità; essa per sempre si lascia alle spalle la morte.
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S.E. Mons. Mariano Crociata