Si pubblica, per doverosa conoscenza e per documentazione, la lettera con la quale il Prefetto della Congregazione per i Vescovi, in data 8 giugno 1986, comunica al Cardinale Presidente della C.E.I. Ugo Poletti i nuovi e delicati compiti affidati al Nunzio Apostolico in Italia circa le indagini sui candidati all'episcopato, le nomine vescovili, la eventuale erezione, soppressione, unione di diocesi o di rettifica dei confini delle circoscrizioni ecclesiastiche.
CONGREGAZIONE PER I VESCOVI, PROT. N . 414/86 – Roma 8 giugno 1986
Eminenza Reverendissima,
E' noto che nei territori dipendenti dalla Congregazione per i Vescovi le inchieste sui candidati all'episcopato e le pratiche per le nomine vescovili vengono svolte dai Rappresentanti pontifici.
A questa prassi risalente a Papa Gregorio XIV (Costituzione « Onus Apostolicae servitutis » del 15 maggio 1591) hanno fatto eccezione dapprima il territorio dello Stato Pontificio e poi, dopo la proclamazione del Regno d'Italia, l'intera Penisola.
Felicemente risolta nel 1929 la questione romana con il Concordato tra la Santa Sede e l'Italia, Papa Pio XI ritenne comunque opportuno che la Sacra Congregazione Concistoriale, in stretta collaborazione con la Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari, si occupasse della nomina dei Vescovi in Italia. senza avvalersi della collaborazione del Nunzio Apostolico.
Dopo la pubblicazione del Motu proprio « Sollecitudo omnium ecclesiarum » sulle rappresentanze pontificie e del Decreto « De promovendis ad episcopale ministerium in Ecclesia latina », le ragioni che allora suggerirono tale procedura hanno perso molto della loro consistenza.
E' sembrato pertanto conveniente superare tale eccezione ed associare, quindi, anche il Nunzio Apostolico in Italia, sempre sotto la guida e il controllo della Congregazione per i Vescovi, nel delicato compito inerente alle indagini sui candidati all'episcopato, alle nomine vescovili, alla eventuale erezione, soppressione, unione di diocesi o di rettifica dei confini delle circoscrizioni ecclesiastiche.
Dopo che il Santo Padre, con rescritto d'Udienza del 22 maggio scorso, ha sancito tale nuova prassi, mi onoro darne comunicazione a Vostra Eminenza affinché voglia renderla nota all'Episcopato italiano.
Mi è inoltre particolarmente gradito ringraziare codesta Conferenza Episcopale e i singoli Vescovi d'Italia per la volenterosa e pronta collaborazione sempre prestata ad ogni diretta richiesta da parte di questo Dicastero, alleviando in tale modo un oneroso impegno che si aggiungeva a quello che la Congregazione è chiamata a svolgere a favore di tutte le Chiese dei territori a lei affidati.
Colgo volentieri l'occasione per confermarmi con sentimenti di cordiale e fraterno ossequio
dell’Eminenza Vostra Rev.ma
devotissimo nel Signore
B. Card. GANTIN
Prefetto