Cari Fratelli e Sorelle,
1. Nella Lettera di San Giacomo leggiamo “E dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non deve essere così, fratelli miei” (Gc 3,10). Le Sacre Scritture ci ricordano che le parole hanno un potere straordinario e possono unire i popoli o dividerli, creando legami di amicizia o provocando ostilità. Questo è valido non solo per le parole pronunciate da una persona nei confronti di un´altra: lo stesso concetto si applica anche alla comunicazione, a qualsiasi livello essa avvenga. Le moderne tecnologie hanno a loro disposizione possibilità senza precedenti per operare il bene, per diffondere la verità della nostra salvezza in Gesù Cristo e per promuovere l´armonia e la riconciliazione. Eppure, il loro cattivo uso può fare un male incalcolabile, dando origine all´incomprensione, al pregiudizio e addirittura al conflitto. Il tema scelto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2005 – “I mezzi della comunicazione sociale: al servizio della comprensione tra i popoli” – fa riferimento a un bisogno urgente: promuovere l´unità della famiglia umana attraverso l´utilizzo di queste grandi risorse.
In allegato il testo completo
GIOVANNI PAOLO II