“L’università svolge un ruolo determinante per la formazione delle nuove generazioni, garantendo una preparazione che consente di orientarsi nella complessità culturale odierna” (Educare alla vita buona del Vangelo, n. 49).
Il motto scelto per l’87ª Giornata per l’Università Cattolica è davvero incisivo. Si tratta di un’espressione di Padre Agostino Gemelli, pubblicata nel 1932 nel capitolo dedicato all’azione del saggio Il francescanesimo. Letta integralmente, suona: “agire soprannaturalmente nel cuore della realtà”. Padre Gemelli attribuisce al Santo di Assisi il merito di aver saputo vedere “l’azione sotto un aspetto, per i suoi tempi, nuovissimo”, mettendo in evidenza “il valore religioso della vita attiva”. Per giungere al cuore della realtà bisogna, infatti, imboccare la via in cui la dimensione fattiva, cioè l’agire, si determina alla luce della dimensione contemplativa.
E facile collegare questa pregnante formulazione con il tema educativo, al centro dell’attenzione della Chiesa in Italia nel decennio corrente, se l’educazione è intesa come introduzione alla realtà totale e la cultura è vista come l’ampio e concreto orizzonte di senso entro il quale il soggetto inscrive la propria interpretazione, progettazione e pratica di vita, in una parola, la propria forma di civiltà. Allora l’università, luogo di elaborazione e comunicazione qualificata del sapere, si pone certamente come istituzione educativa di primo rilievo.
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PRESIDENZA DELLA CEI