La formazione delle nuove generazioni è il più importante investimento che un paese possa fare per il suo futuro. L’Italia, dalla fine della seconda guerra mondiale ai nostri giorni, ha realizzato un progressivo e qualificato impegno sul versante della formazione scolastica e universitaria raggiungendo livelli tra i più elevati al mondo. È anche grazie alla crescita di competenza e professionalità che il nostro Paese ha saputo garantire alle ultime generazioni una condizione di vita contrassegnata dallo sviluppo e dal benessere. Ma da qualche anno si registrano segnali di affaticamento e stanchezza, con ritardi e fenomeni involutivi.
Preoccupano, soprattutto, le criticità sempre più marcate che emergono nell’ambito universitario e dell’alta formazione professionale con vistosi cali di iscrizioni in molti atenei e perdita di interesse da parte delle famiglie e di ampie fasce della popolazione giovanile verso la formazione come strumento di crescita personale e di acquisizione di conoscenze da spendere nel campo lavorativo. Sono molteplici le cause: dalla situazione di perdurante crisi economica che ha ridotto gli investimenti allo scoraggiamento derivante dall’aumentata disoccupazione che colpisce anche chi ha investito molto nella formazione universitaria fino a un certo scadimento dell’offerta formativa che non sembra più in grado di attrarre e interessare le nuove generazioni. …
PRESIDENZA DELLA CEI