onsapevolezza allorché scriveva: “ a tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: […] ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà (e) attuare la vera pace nell’ordine stabilito da Dio”.
La comune fede nel Signore Gesù sproni la ricerca e animi il servizio che la Chiesa rende all’uomo e alla società, provati dal flagello del terrorismo e dal dramma della guerra.La comunità ecclesiale italiana sostenga con affetto cordiale e con simpatia rinnovata l’Ateneo del Sacro Cuore, impegnato a discernere gli orizzonti nuovi del terzo millennio e le attese di speranza dell’uomo del nostro tempo.
Roma, 24 marzo 2003
1. Sviluppo e pace, due grandi aspirazioni degli uomini del nostro tempo, caratterizzano il tema della 79a Giornata per l’Università Cattolica, che ricorre il prossimo 4 maggio.
La globalizzazione impone alle strategie di sviluppo una dimensione nuova ed esige una nuova consapevolezza, soprattutto sotto il profilo della formazione della coscienza morale attraverso percorsi educativi impegnativi.Il riferimento alla pace è un punto di partenza decisivo non solo per la realizzazione di un autentico sviluppo, ma anche per la costruzione di un ordine internazionale fondato sull’inviolabilità della persona, sulla garanzia giuridica dei diritti, sulla solidarietà politica ed economica e sulla cooperazione tra i popoli.In un mondo caratterizzato dallo sviluppo scientifico–tecnologico, dalla burocratizzazione della vita quotidiana, dalla globalizzazione dei mercati, dalla precarietà esistenziale legata anche ai mutamenti del mercato del lavoro, da un’economia di consumo sempre più invadente deve radicarsi maggiormente nella coscienza di ciascuno il valore dei legami sociali solidali.
Su questo versante l’Università Cattolica trova una collocazione coerente con le ragioni ideali della sua istituzione che si esprime attraverso il rinnovato impegno formativo ed educativo delle sue diverse componenti. La centralità della persona e della pace costituiscono perciò due chiavi di lettura fondamentali per interpretare, attraverso lo studio la ricerca e il confronto culturale, le strategie di sviluppo economico e i processi di globalizzazione che ne conseguono.
2. L’insegnamento di Giovanni Paolo II orienta in modo significativo la riflessione e l’impegno sui temi della pace e della solidarietà, liberandoli dalle strettoie di visioni particolaristiche ed elevandoli a punti–forza per la costruzione di una convivenza umana autentica.
La dottrina sociale cristiana e la grande testimonianza di carità, così viva e radicata nelle nostre comunità, sollecitano l’elaborazione di un’antropologia incentrata su un “uomo socievole”, non individualista, capace di concorrere alla costruzione di una città terrena più giusta e solidale, luogo di accoglienza della “civiltà dell’amore”.
Formarsi e formare alla pace, dare priorità culturale e sociale a questa scelta, instaurare interdipendenza tra i diversi percorsi dell’economia sociale, sostenere progetti di sviluppo umanizzante non possono perciò essere opzioni neutrali.
La “fantasia della carità”, a cui ci richiama Giovanni Paolo II, è la via maestra per “comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”, secondo la prospettiva degli orientamenti pastorali dell’Episcopato Italiano.In questo orizzonte formativo, finalizzato al consolidamento di un’autentica coscienza di carità, assume valenza sempre più decisiva la vocazione educativa e culturale dell’Università Cattolica.
3. Non ci può essere pace vera senza giustizia e senza sviluppo sostenibile, fondato su un equilibrio non precario tra il sistema sociale, il sistema economico e il sistema ambientale.
L’interdipendenza di questi tre sistemi, la precarietà dell’assetto politico mondiale, la crisi delle istituzioni internazionali ripropongono con urgenza una visione del mondo e della storia dalla quale la guerra venga bandita con vigore.La pace richiama perciò al rispetto della dignità della persona e della sua vocazione trascendente.
L’Università Cattolica trova in questo contesto la radice della sua identità e della sua vocazione di comunità dedicata a offrire una proposta culturale e scientifica, orientata verso la ricerca della verità sull’uomo e sulla storia, illuminata dalla fede e sorretta dalla speranza.Il vangelo della carità è un itinerario straordinariamente significativo di annuncio ed è un impegno che si alimenta attraverso un valido processo culturale. Il beato Giovanni XXIII, nell’enciclica Pacem in terris della quale ricorre proprio in questi giorni il quarantennio, aveva chiara questa c