Sono aperte in questo mese, fino al prossimo 25 gennaio, le iscrizioni all'anno scolastico 1997-1998. È un avvenimento che, anche se consueto, ha sempre un grande valore civico ed umano. Si tratta infatti di decidere quale formazione dare alle giovani generazioni attraverso la scuola. Una scelta che riguarda tutti – ragazzi, docenti, famiglie – e che certamente trova attenta la comunità ecclesiale, consapevole dell'importanza della scuola e del suo compito di servizio ad ogni persona.
Condividiamo con tanti la convinzione che una vera formazione religiosa e morale è parte integrante della crescita della persona e che l'insegnamento della religione cattolica contribuisce non poco ad una completa educazione dell'uomo e del cittadino. Inoltre, l'insegnamento della religione cattolica, liberamente scelto e aperto a tutti, rappresenta l'occasione per favorire una esperienza culturale e morale che valorizza il patrimonio storico e religioso del popolo italiano secondo gli obiettivi e i metodi propri della scuola.
Dal punto di vista dei contenuti, infatti, l'incontro con il messaggio di Cristo, secondo la comprensione della Chiesa cattolica, ha in sé sia la capacità di portare alla luce la domanda di significato della vita su cui ognuno, spesso senza rendersene conto, s'interroga sia la possibilità di far maturare risposte vere, non superficiali, cariche di valori spirituali e morali. E tutto ciò in un dialogo rispettoso delle diverse culture e in un fruttuoso confronto con le altre discipline ed aree del sapere.
In una fase poi, come l'attuale, in cui è in profonda trasformazione l'intero sistema scolastico, l'insegnamento della religione cattolica rimane un contributo prezioso e irrinunciabile per accompagnare il cammino della persona verso la maturità e aiutarla a familiarizzarsi con valori e conoscenze che sono un patrimonio di fede e di civiltà.
Per questi motivi raccomandiamo a tutti voi, studenti e famiglie, l'adesione all'ora di religione. L'appello lo rivolgiamo in modo particolare a voi studenti delle scuole superiori, che proprio in questo campo siete invitati a decidere personalmente, con una delle prime espressioni della vostra responsabilità. Sarebbe anche bello per voi poter dialogare in famiglia su questa scelta, per ritrovare comuni convinzioni e superare facili tentazioni al disimpegno.
Certamente ci rendiamo conto che intorno all'ora di religione rimangono ancora problemi che chiedono soluzione e su cui vi assicuriamo il nostro impegno: la pratica di un insegnamento all'altezza dei suoi compiti, un'adeguata parità giuridica dei docenti di religione, il coinvolgimento di risorse culturali che motivino sempre più la validità di un incontro scolastico con la dimensione religiosa della vita.
Ma è con sincera speranza che guardiamo alla situazione, perché crediamo – e siamo convinti che anche voi lo crediate – che ci sia nelle nuove generazioni un grande bisogno di verità e di valori e perché riteniamo di essere in grado di offrire alla vostra ricerca proposte religiose e culturali autenticamente liberanti.
Siamo incoraggiati in ciò dal lavoro umile e generoso di tanti insegnanti di religione. Aquesti un grazie sentito e a voi tutti un saluto cordiale, a cui uniamo la nostra preghiera per voi e per tutta la scuola italiana.
Roma, 20 gennaio 1997
LA PRESIDENZA
della Conferenza Episcopale Italiana