Lettera del Card. A. Casaroli – Competenze dell'Assistente Generale dell'Azione Cattolica Italiana
Lettera del Card. A. Casaroli - Competenze dell'Assistente Generale dell'Azione Cattolica Italiana
E) Compete infine al Vescovo Assistente esercitare la propria vigilanza affinché i beni dell’Associazione siano usati in ordine ai fini dell´Associazione stessa. Pertanto le iniziative aventi maggior rilievo economico necessitano della sua esplicita approvazione.
Nell´esprimere l´augurio che l´Azione Cattolica Italiana possa proseguire con rinnovato impegno il suo cammino, in piena sintonia col proprio Assistente Ecclesiastico Generale e con gli altri Assistenti Centrali, mi valgo volentieri della circostanza per confermarmi con sensi di profonda venerazione.
dell´Eminenza Vostra Reverendissima
Dev.mo in Domino
AGOSTINO Card. CASAROLI
Il Segretario di Stato, S.E. il Cardinale Agostino Casaroli, ha autorevolmente precisato, con lettera, N. 201.466 del 21 dicembre 1987, al Cardinale Presidente della C.E.I., le competenze dell’Assistente Generale dell’Azione Cattolica Italiana.
Pubblichiamo per documentazione la lettera del Cardinale Segretario di Stato.
Signor Cardinale,
Con stimato Foglio del 3 novembre u.s. Vostra Eminenza ha chiesto che fossero autorevolmente precisate le competenze dell’Assistente Generale dell´Azione Cattolica Italiana nell´esercizio delle mansioni inerenti al suo officio.
Estata mia premura sottoporre l´istanza a Sua Santità, con preghiera di voler manifestare, al riguardo, la Sua volontà.
Compio ora il venerato incarico di significarle quanto segue.
Il Santo Padre, nel destinare un Vescovo in maniera esclusiva all´Azione Cattolica Italiana, non affidandogli alcun altro incarico pastorale, intende assicurare nella forma ecclesialmente più impegnativa il legame armonico di tale Associazione con la Gerarchia ed esprimere nel modo più incisivo la “speciale responsabilità” che la Gerarchia stessa assume nei suoi confronti (cfr. Apostolicam Actuositatem, 20 e 24; Statuto dell´Azione Cattolica Italina, n. 10; Discorso del Santo Padre all´Azione Cattolica Italiana del 26 settembre 1987, n. 7). Le attribuzioni del Vescovo Assistente Generale, pertanto, consistono essenzialmente nell´alimentare la vita spirituale e il senso apostolico dell´Associazione e nel promuoverne l´unità, così che essa sempre meglio risponda ai suoi fini istituzionali (cfr. Statuto dell’Azione Cattolica Italiana, n. 10). Perché ciò possa essere efficacemente perseguito, le attribuzioni dell’Assistente Generale sono qui ulteriormente precisate, anche in conformità alla tradizione i prassi costante dell’Azione Cattolica Italiana.
A) Il Vescovo Assistente Generale è garante sia della ortodossia teologica che della correttezza pastorale delle scelte e dei comportamenti dell´Associazione.
B) Il Vescovo Assistente è la guida e il punto di riferimento del Collegio Assistenti nel suo insieme e di ciascun Assistente Centrale in particolare. Compete a lui proporre, per la loro nomina, i nuovi Assistenti Centrali, suoi collaboratori, agli Organi statutari della Conferenza Episcopale Italiana. E anche responsabile della comunità dei sacerdoti ospitati in “Casa Assistenti”.
C) La sua competenza riguarda inoltre la valutazione del senso ecclesiale e delle attitudini dei laici proposti come Dirigenti Centrali e Responsabili Nazionali. Spetta pertanto a lui assumere le opportune informazioni a loro riguardo dai Vescovi delle diocesi di provenienza. Gli è anche affidata la responsabilità morale delle comunità che ospitano i Dirigenti Centrali.
D) Il Vescovo Assistente è chiamato in particolare a verificare i contenuti della stampa associativa o che è comunque espressione dell’Azione Cattolica Italiana. Su tale stampa, pertanto, non potrà essere pubblicato alcun testo nei cui confronti sia intervenuto il suo divieto. Parimenti le pubbliche prese di posizione della Associazione o dei suoi Dirigenti devono avere la previa sua approvazione. Anche le iniziative editoriali dell´Associazione sono sottoposte alla sua ver
PRESIDENZA DELLA CEI
21 Dicembre 1987