II dovere pastorale delle Comunicazioni Sociali
Nota della Commissione Episcopale per le Comunicazioni Sociali

II dovere pastorale delle Comunicazioni Sociali
Nota della Commissione Episcopale per le Comunicazioni Sociali
La presente « Nota » su « Il dovere pastorale delle Comunicazioni Sociali » è pubblicata a firma della Commissione Episcopale per le Comunicazioni Sociali con l´approvazione del Consiglio Permanente (Sessione dell´11-14 marzo 1985).
 
 
Presentazione
 
Questa Nota pastorale che presentiamo alla comunità ecclesiale italiana e o. quanti operano nel decisivo settore delle comunicazioni sociali, giunge a venti anni dal decreto conciliare « Inter Mirifica ».
Non si tratta di una tardiva commemorazione di quel documento, ma di uno strumento che, riprendendo i grandi temi che là erano sottolineati, li riproponga in forma di indicazioni pastorali e in prospettive d´impegno nel contesto della nostra comunità ecclesiale e nel nostro Paese, oggi.
Non v´è chi non riconosca nello sviluppo delle comunicazioni sociali un grande fattore d´incremento di quelle stesse potenzialità che, alle soglie del terzo millennio, costituiscono la caratteristica dell´uomo e della società. Potenzialità di progresso culturale, sociale, economico; in una parola: di progresso umano. Infatti è proprio attraverso le vie delle comunicazioni che il futuro si trova sempre più anticipato in quello che ancora costituisce il nostro presente.
Se questo è vero, come è vero, la Chiesa, per poter percorrere la strada che da Cristo la conduce all’uomo contemporaneo, deve intraprendere più decisamente la strada delle comunicazioni sociali. Ecco l´indicazione pastorale offerta da questa Nota.
Progresso umano, progresso, cioè, della verità dell´uomo. Questo ci si aspetterebbe dallo sviluppo di tante potenzialità sostenuto da mezzi tecnici sempre più avanzati. Ma è così? Non si può ignorare che, così capaci di anticipare il futuro nel presente, mai come oggi teniamo il nostro futuro nelle nostre mani.
Compito prioritario della missione della Chiesa, anche ed in particolare attraverso l´uso dei mezzi della comunicazione, è la difesa e la promozione della verità integrale sull´uomo, creato ad immagine di Dio per un destino eterno e quindi non riducibile alle interpretazioni parziali e limitanti che ideologie e filosofie di varia natura ne fanno.
Se la Chiesa, giustamente, interviene per sostenere l´uomo nei suoi bisogni materiali e per alleviarne la sofferenza attraverso una fitta rete di iniziative dì carità, non può altresì dimenticare questo suo dovere di « carità intellettuale » come servizio alla verità.
Un servizio questo che si concretizza in una particolare attenzione per le giovani generazioni. Le loro domande devono incontrare risposte vere perché è nelle loro energie che il Vangelo si fa forza per il futuro.
Cultura, cioè, crescita dell´umano nella sua verità. Anche da questo punto di vista un saggio e coraggioso uso dei mezzi della comunicazione, è condizione imprescindibile.
Ringraziando i Membri della Commissione Episcopale per le comunicazioni sociali, i Vescovi delegati delle regioni, gli esperti coordinati dall’Ufficio nazionale, auspico che questa Nota pastorale sia un utile strumento per una sempre rinnovata missione della Chiesa nel nostro Paese.
 
+ GIUSEPPE CASALE
Vescovo di Vallo della Lucania
Presidente della Commissione Episcopale
per le Comunicazioni Sociali

COMMISSIONE EPISCOPALE PER LA CULTURA E LE COMUNICAZIONI SOCIALI

15 Maggio 1985

Agenda »

Giovedì 26 Dicembre 2024
LUN 23
MAR 24
MER 25
GIO 26
VEN 27
SAB 28
DOM 29
LUN 30
MAR 31
MER 01
GIO 02
VEN 03
SAB 04
DOM 05
LUN 06
MAR 07
MER 08
GIO 09
VEN 10
SAB 11
DOM 12
LUN 13
MAR 14
MER 15
GIO 16
VEN 17
SAB 18
DOM 19
LUN 20
MAR 21
Partirà i primi giorni di novembre la XVIII edizione del Corso di Musica Liturgica On LIne