Venerati Fratelli nell’Episcopato!1. – Con grande gioia vi accolgo in occasione del vostro decimo Simposio e a ciascuno esprimo il mio cordiale benvenuto. In particolare, saluto il Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), Mons. Amédée Grab, e lo ringrazio per i sentimenti di profonda comunione con il successore di Pietro, che ha voluto esprimere a nome di tutti voi.Come ho già avuto modo di ricordare altre volte, la funzione ecclesiale delle Conferenze Episcopali d’Europa costituisce un frutto provvidenziale del Concilio Vaticano II, e rappresenta un dono speciale di comunione per il nostro tempo. Nel corso dei passati decenni, questi incontri hanno offerto la possibilità di intensificare fra le diverse Comunità cattoliche in Europa quei rapporti di carità evangelica, che le rendono autentiche case e scuole di comunione.Incontrandovi, vado con la mente ai diversi simposi ai quali Iddio mi ha concesso di partecipare quale Arcivescovo di Cracovia. Ricordo in modo speciale quello del 1975, quando ebbi l’onore di essere uno dei relatori.In ogni incontro si è avuta l’opportunità di affrontare aspetti e progetti della nuova evangelizzazione, grande impresa apostolica che coinvolge l’intero popolo cristiano.
In allegato il testo completo.
SEGRETERIA GENERALE