In occasione dell'annuncio dei risultati circa l'esercizio del diritto di scelta dell'insegnamento di religione nelle scuole pubbliche, la Presidenza della C.E.I. ha emanato il seguente comunicato, a firma del Cardinale Presidente Ugo Poletti.
LIBERTA' CHE ONORA ED ESALTA LA DIGNITA' DELLA PERSONA UMANA
I Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana, consapevoli più che mai delle responsabilità che li attendono, ascoltano con comprensibile compiacimento e senza alcuna trionfalistica esaltazione l'annuncio dei risultati della scelta degli studenti delle scuole statali e pubbliche e delle famiglie italiane circa il diritto di avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nelle predette scuole.
Fedeli al loro atteggiamento di onorare gli accordi tra lo Stato Italiano e la Santa Sede, hanno sempre evitato di intervenire in strumentali mentali quanto inutili polemiche di parte, rispettosi delle competenze del potere civile e della Autorità scolastica nazionale.
Hanno assistito con stupita meraviglia a infinite questioni, la cui vera ragione era l'infondato timore della presenza di qualsiasi valore religioso nella vita sociale e culturale del Paese, aduso a ben altre lotte e vicende.
Ora, per mezzo del Presidente della C.E.I., si compiacciono in primo luogo con gli studenti, che hanno saputo scegliere con consapevolezza, competenza e dignità, onorando valori di cultura, di umanità e, perché no?, anche di religione, che dimostrano la loro maturità davanti al popolo italiano.
Il compiacimento si estende anche alle famiglie che hanno assistito i loro figli, rispettando la fiducia loro accordata dalle leggi dello Stato; si estende pure a tutti gli educatori ed educatrici, dalle scuole superiori alle materne, che hanno saputo mantenere un atteggiamento sereno, alieno dalle pressioni, incoraggiante nelle scelte.
I Vescovi esprimono stima e comprensione anche per le Autorità scolastiche di ogni ordine, che hanno dovuto subire accuse troppo spesso infondate. Sanno tuttavia che le attendono ancora gravi problemi logistici, programmatici e culturali. La verità delle cose rende loro testimonianza del buon servizio reso alla scuola e alla cultura scolare in Italia.
Non ignorando anche le gravi responsabilità formative ed educative che li attendono, soprattutto in rapporto agli insegnanti di religione, i Vescovi esprimono una valutazione serena ed oggettiva sulla complessa vicenda che, per troppi mesi, ha turbato Scuola, Paese e Pubbliche Istituzioni.
Pur consapevoli che le polemiche non finiranno tanto facilmente, i Vescovi auspicano che da ogni parte si prenda atto dell'orientamento di tanti giovani e delle loro famiglie. Non per pavidità, incompetenza, indecisione o, peggio, costrizione, con la loro scelta essi di fatto hanno detto: Dio non ci fa paura; noi vogliamo conoscere che cosa egli dica di sé, che cosa ci insegni della vita, della storia, delle prospettive future.
Roma, 9 luglio 1986
UGO Card. POLETTI
Presidente della Conferenza Episcopale Italiana