47ª Giornata Nazionale del Ringraziamento – Domenica 9 novembre 1997
47ª Giornata Nazionale del Ringraziamento - Domenica 9 novembre 1997
to decisivo del “Vangelo sociale” per la comunità umana, Questa celebrazione si inserisce perfettamente in quel vissuto di conversione spirituale che prepara al grande Giubileo dell'anno duemila e ne rappresenta una tappa rilevante nello Spirito Santo per mezzo di Cristo a gloria di Dio Padre.
Roma, 3 novembre 1997
LA COMMISSIONE EPISCOPALE
per i problemi sociali e il Lavoro
In occasione della 47ª Giornata del Ringraziamento, promossa dalla Confederazione Italiana Coltivatori Diretti (Coldiretti), la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro ha diffuso un messaggio che pubblichiamo per documentazione.
MESSAGGIO DELLA COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
La Giornata del Ringraziamento, che ogni anno la Chiesa italiana propone ai cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà, è un invito a celebrare l'amore provvidente del Padre per l'umanità e a ricordare l'impegno e la fatica degli uomini per collaborare con il lavoro all'opera di Dio creatore e salvatore.
L'umanità vive oggi un tempo di trasformazioni vaste e complesse, nel quale lo sviluppo delle scienze si estende sulla stessa vita, arrivando perfino ad intervenire sulle sue fonti e sulla costituzione dell'essere umano, con esiti imprevedibili. Mai come alla fine di questo secondo millennio si fa forte l'interrogativo: quale sarà il futuro dell'umanità? A quali prospettive ci stiamo preparando? Sarà uno sviluppo per l'uomo o contro l'uomo? In campo economico si assiste al fenomeno sempre più esteso della globalizzazione della finanza e dei mercati, dell'informatica e delle tecnologie, con il rischio che i beni della terra siano concentrati in poche mani. È giusto un processo economico di questo genere? La stessa utilizzazione delle risorse della terra rischia di rispondere a criteri di solo profitto, sperperando le ricchezze del creato e depredando i diversi sud del mondo. Che cosa troveranno le future generazioni, se dovesse continuare a dominare la logica dei soli interessi materiali? Che cosa fare perché si programmi e si attui un modello di sviluppo che sia sostenibile e salvaguardi un'autentica solidarietà tra i popoli e le generazioni? L'anno di preparazione al Giubileo del duemila che si sta concludendo è incentrato sul mistero del Cristo, Signore del cosmo e della storia, perché se ne riscopra la centralità e il primato, e il tempo della nostra vita ritrovi in Lui il suo significato ultimo, come nelle grandi basiliche romaniche e bizantine dove la figura del Cristo colma con la sua imponenza tutto lo spazio sacro, trascinando con sé l'intero creato e la comunità credente in adorazione di Lui. “Il disegno del Padre – proclamato in una bella antifona dei Vespri – è di fare di Cristo il cuore del mondo”.
La giornata del ringraziamento di quest'anno, mentre ricorda che il centro della storia è Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo, dovrà orientare a far riscoprire, nelle comunità e nelle famiglie, la presenza e l'azione dello Spirito Santo per divenire capaci di interpretare la vicenda umana e di operare, come cristiani e in quanto cristiani, per il suo autentico sviluppo e per una cultura dell'amore e della vita, in opposizione zione ad un'anticultura dell'egoismo e della morte, come ricorda ripetutamente il Santo Padre.
Celebrare una giornata di ringraziamento non può limitarsi ad un rito, ma significa prendere coscienza di questa responsabilità che si ha di fronte alla storia.
Aver ricevuto il battesimo è accettare di essere deputati da Dio a portare, con la parola e con le opere, la salvezza di Cristo a tutti, anche nel variegato mondo del lavoro e dell'agricoltura, e a contribuire all'avvento di una società fondata sulla solidarietà e sul rispetto della fatica e della dignità del lavoro di ogni uomo.
Auspichiamo, dunque, che la domenica 9 novembre 1997 sia un'occasione significativa per riscoprire e far riscoprire ai battezzati le responsabilità che tutti hanno per uno sviluppo plenario dell'umanità e del nostro Paese. Chiediamo ai Pastori e agli operatori pastorali di valorizzare al massimo questa giornata e la Messa di ringraziamento, celebrandola con gesti appropriati e sollecitando momenti forti di riflessione in grado di riaffermare il significa
COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, LA GIUSTIZIA E LA PACE
03 Novembre 1997