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Gratitudine, risposta di vita

Articolo, 04 Gennaio 2016

Dal 3 al 5 gennaio si è svolto a Roma il Convegno nazionale promosso dall’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni. Il tema della tre giorni, “Ricco di Misericordia… ricchi di grazie; grati perché amati”, è il secondo tassello di un itinerario triennale, che dopo l’atteggiamento dello stupore e prima di quello dell’adorazione, quest’anno ha approfondito la gratitudine, alla base di ogni esperienza vocazionale. Le relazioni sono state trasmesse in streaming sul sito dell’Ufficio.

La locanda del buon Samaritano

Articolo, 09 Febbraio 2017

“Non esitate a ripensare le vostre opere di carità per offrire un segno della misericordia di Dio ai più poveri che, con fiducia e speranza, bussano alle porte delle vostre strutture”. Questo l’appello di Papa Francesco alle istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana, ricevute con la Commissione carità e salute della Cei, in occasione dei 25 anni dell’istituzione della Giornata Mondiale del Malato e dei 20 anni dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute.

Coraggio e fantasia

Articolo, 04 Gennaio 2017

Si svolge a Roma, dal 3 al 5 gennaio, il Convegno nazionale promosso dall’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni. All’appuntamento, terzo anello di un percorso triennale, sono presenti oltre 160 diocesi in rappresentanza di tutte le Regioni italiane. Il tema di quest’anno è “Alzati, e non temere. Vocazioni e Santità: io sono una missione”. Le relazioni e i lavori sono trasmessi in streaming sul sito dell’Ufficio.

La nostra acqua

Articolo, 10 Febbraio 2016

“Anche noi, sani o malati, possiamo offrire le nostre fatiche e sofferenze come quell’acqua che riempì le anfore alle nozze di Cana e fu trasformata nel vino più buono”. Lo ricorda Papa Francesco nel Messaggio per la 24ª Giornata Mondiale del Malato, che si celebra l’11 febbraio. “L’operatore pastorale – spiega il Direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute - non porta qualcosa, ma testimonia Qualcuno anzitutto attraverso il dono di sé, del suo tempo, del suo cuore ospitale, accogliente della storia del malato”.