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Col cuore aperto ad ogni uomo

Articolo, 22 Dicembre 2015

“L’augurio più sincero delle Chiese che sono in Italia” e la disponibilità “ad aprire il cuore a ogni uomo, a partire da quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali”, per costruire “comunità di fede capaci di prossimità solidale”: questo il messaggio di auguri inviato dal Presidente e dal Segretario Generale della Cei a Papa Francesco, in occasione del Santo Natale, martedì 22 dicembre.

La nostra acqua

Articolo, 10 Febbraio 2016

“Anche noi, sani o malati, possiamo offrire le nostre fatiche e sofferenze come quell’acqua che riempì le anfore alle nozze di Cana e fu trasformata nel vino più buono”. Lo ricorda Papa Francesco nel Messaggio per la 24ª Giornata Mondiale del Malato, che si celebra l’11 febbraio. “L’operatore pastorale – spiega il Direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute - non porta qualcosa, ma testimonia Qualcuno anzitutto attraverso il dono di sé, del suo tempo, del suo cuore ospitale, accogliente della storia del malato”.  

Natale per popoli scossi dalla violenza

Articolo, 20 Dicembre 2016

“Ancora una volta fatti tragici hanno insanguinato Germania e Turchia, suscitando in tutti indignazione e sgomento. Mentre preghiamo per le vittime, i feriti e i popoli segnati dalla violenza, invochiamo il Principe della pace”. Le parole del Card. Bagnasco nella S. Messa prenatalizia per i Parlamentari, celebrata a Roma martedì 20 dicembre.

La locanda del buon Samaritano

Articolo, 09 Febbraio 2017

“Non esitate a ripensare le vostre opere di carità per offrire un segno della misericordia di Dio ai più poveri che, con fiducia e speranza, bussano alle porte delle vostre strutture”. Questo l’appello di Papa Francesco alle istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana, ricevute con la Commissione carità e salute della Cei, in occasione dei 25 anni dell’istituzione della Giornata Mondiale del Malato e dei 20 anni dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute.

Più forte di ogni distrazione

Articolo, 25 Dicembre 2016

“Fermiamoci davanti al presepe, e davanti alla grotta ascoltiamo il nostro cuore senza paura. Di fronte al divino Bambino tutto può emergere. La sua umiltà scioglie le nostre presunzioni, la sua debolezza cancella le nostre miserie, la sua luce discreta illumina le nostre oscurità, dissipa le nostre confusioni, il suo sguardo inerme sostiene la fragilità dei nostri passi”. Così il Cardinale Angelo Bagnasco nell’omelia di Natale.