Articolo, 14 Luglio 2016
Roma (NEV), 13 luglio 2016 – L’11 luglio il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha presentato alla stampa alcune linee di lavoro sulla materia del rapporto tra lo Stato e le comunità islamiche in Italia. In particolare ha fatto riferimento a un primo rapporto intitolato “Ruolo pubblico, riconoscimento e formazione degli imam” elaborato dal “Consiglio dell'Islam”, un organismo costituito da dodici esperti coordinati da Paolo Naso, docente di scienza politica alla Sapienza di Roma. Al Consiglio, fortemente voluto da Alfano per delineare una strategia di relazione nei confronti dell’1,6 milioni di musulmani che vivono in Italia, lo stesso ministro ha affiancato la “Consulta dell'islam italiano” che raccoglie le principali organizzazioni islamiche radicate sul territorio. In un tempo difficile di radicalizzazioni islamiste da una parte e della crescita dell’islamofobia dall'altra, quella di Alfano sembrerebbe essere una scelta orientata nella direzione del dialogo e del confronto con l'islam. Ne abbiamo parlato con Paolo Naso, che in seno alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) tra le altre cose coordina la Commissione “Studi-Dialogo-Integrazione”.