Giovedì 8 e venerdì 9 maggio a Roma, presso il Centro Congressi della Conferenza Episcopale Italiana (via Aurelia, 796), si celebra la XXI Giornata Nazionale dei beni culturali ecclesiastici che ha per tema: “Emergenza sicurezza, i beni culturali ecclesiastici nei tempi delle crisi”. Si ritrovano insieme, innanzitutto, gli incaricati diocesani per i beni culturali e gli operatori degli uffici e degli istituti culturali ecclesiastici, per favorire una sempre più efficace azione di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio, nel dialogo costante con le istituzioni civili.
«Non costituisce una novità – ha spiegato mons. Stefano Russo, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici – che la nostra Italia sia sottoposta frequentemente a fenomeni calamitosi di diversa natura. Questi eventi danno luogo purtroppo a situazioni di emergenza che mettono a rischio la vita umana e il territorio con i suoi beni. Molti di questi beni fanno parte del comune patrimonio culturale della nazione e spesso ricadono sotto la responsabilità degli enti ecclesiastici che ne sono proprietari. Le azioni di conoscenza e riordino dei beni culturali promosse dagli uffici diocesani ci permettono di gestire nel miglior modo possibile questo patrimonio. L’esperienza degli ultimi anni testimonia che laddove le diocesi affrontano quotidianamente, con convinzione e impegno, la strada da percorrere per la cura del proprio patrimonio, si possono arginare, spesso in modo rilevante, gli effetti devastanti degli eventi calamitosi.
«La cura del patrimonio culturale ecclesiastico – prosegue mons. Russo – riguarda tutta la comunità ecclesiale. Nessuno è padrone dei beni ecclesiastici, ma tutti nella comunità ecclesiale sono chiamati a svolgere un ruolo particolare per la loro cura, conservazione e valorizzazione.
«Proprio l’impegno feriale e ordinario di molte realtà diocesane – ha concluso il Direttore – è risultato decisivo per tante questioni legate alla migliore gestione dei beni culturali ecclesiastici, a cominciare ad esempio dall’ aver inventariato il proprio patrimonio. Una delle sfide prioritarie, ora, sarà quella di tenerlo aggiornato, sapendo che da parte dell’Ufficio Nazionale si continua ad assicurare l’assistenza alle diocesi unitamente allo sviluppo dei sistemi in corrispondenza all’evoluzione tecnologica degli stessi».
Ha aperto i lavori il saluto di S.E. mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI.