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Perché non prevalga
la mentalità del mondo

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“Grazie, Santo Padre, per la grande fiducia manifestata nei nostri confronti!”.
Il Segretario di Stato, Mons. Pietro Parolin, a nome dei 19 nuovi cardinali, nella basilica di San Pietro, in apertura del primo Concistoro ordinario pubblico indetto da Papa Francesco, ha quindi salutato “con uguale affetto e venerazione, il Papa emerito, Sua Santità Benedetto XVI, lieti per la sua presenza in mezzo a noi”.
“Eccoci”, la seconda parola scelta da Parolin: “Eccoci, Santo Padre, per camminare, edificare e confessare insieme, come Lei stesso ci esortava a fare il primo giorno del Suo pontificato. Eccoci, per intraprendere e continuare, con Lei e sotto la sua guida, ‘il camino di una conversione pastorale e missionaria’, che non può lasciare le cose come stanno, costituendoci in tutte le regioni della terra in uno ‘stato permanente di missione’, secondo gli orientamenti del Concilio ecumenico Vaticano II”.
Nell’omelia Papa Francesco ha ricordato che “Gesù non è venuto ad insegnare una filosofia, un’ideologia, ma una via, una strada da percorrere con Lui, e la strada s’impara facendola, camminando.
“Quando abbiamo concelebrato insieme la prima Santa Messa nella Cappella Sistina – ha aggiunto – camminare è stata la prima parola che il Signore ci ha proposto: camminare, e poi costruire e confessare. Oggi ritorna quella parola, ma come un atto, come l’azione di Gesù che continua. “Gesù cammina molto, e istruisce i suoi lungo il cammino”.
Il Papa ha, quindi, messo in guardia i cardinali dalla “tentazione di pensare alla maniera degli uomini e non di Dio”: “Se prevale la mentalità del mondo, subentrano le rivalità, le invidie, le fazioni”.
Di qui l’invito a “sintonizzarci pienamente con Gesù, e a farlo insieme, nel momento in cui il Collegio dei Cardinali si accresce con l’ingresso di nuovi membri. La Chiesa ha bisogno di voi, della vostra collaborazione, e prima ancora della vostra comunione, comunione con me e tra di voi”, ha detto il Papa. “La Chiesa – ha proseguito – ha bisogno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo in ogni occasione opportuna e non opportuna, e per dare testimonianza alla verità. La Chiesa ha bisogno della vostra preghiera, per il buon cammino del gregge di Cristo, la preghiera che, con l’annuncio della Parola, è il primo compito del vescovo. La Chiesa ha bisogno della vostra compassione soprattutto in questo momento di dolore e sofferenza in tanti Paesi del mondo”.
E ha concluso: “Camminiamo insieme dietro il Signore, e lasciamoci sempre più convocare da Lui, in mezzo al popolo fedele, al santo popolo fedele cristiano, alla santa madre Chiesa”.

22 Febbraio 2014

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Si svolgerà ad Assisi dal 5 all´8 dicembre 2024 il convegno nazionale dei responsabili dioecesani in particolare quelli di nomina recente 
Alla vigilia della Solennità dell’Immacolata, vogliamo fermarci a riflettere sul valore e senso della vita con un concerto evento di riflessioni e musica. La Vergine Maria racconta, con le parole di Erri De Luca, la sua esperienza di madre, il suo rapporto con Giuseppe e l’avventura del suo personale pellegrinare.Il prossimo 7 dicembre 2024, alle ore 18.30, presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, in Borgo Santo Spirito 2, Roma, si potrà partecipare al concerto o seguirlo attraverso diversi canali:- In presenza: per accedere all’evento è richiesta la semplice prenotazione a questo indirizzo https://esa.chiesacattolica.it/il-viaggio-di-maria/ - YouTube https://www.youtube.com/live/UOfNO6KMgdA- Emittenti televisive del Circuito ConCoralloTv (emittenti cattoliche delle diverse regioni italiane)Qui il programma di sala (.pdf)Lo faremo nelle Corsie Sistine, luogo simbolo della cura e della vita nascente, dove nel 1475 per volontà di Papa Sisto IV fu ampliato l’antico Arcispedale realizzato nel 1100. Qui troveremo la Ruota degli Esposti, la prima in Italia, pensata proprio per accogliere quei neonati che non potevano essere cresciuti dalle proprie famiglie. Una risposta accogliente alla pratica del tempo di abbandonarli in una cesta nel Tevere.«Il viaggio di Maria» testimonia la fiducia nella vita, intesa come esperienza in cui l’abbandono resta la scelta migliore per poter vivere nel modo più intenso ogni momento dell’esistenza.Quando le sicurezze e gli standard sociali di una giovane coppia di fidanzati vengono spazzati via da eventi imprevedibili e più grandi di loro, in quel frangente il coraggio di lei e la fiducia di lui rendono possibile l’impossibile progetto di Dio di diventare creatura del Suo creato.La musica descrive la meraviglia e lo stupore di un’umanità che osserva il mistero di quest’atto d’amore, utilizzando, da strumento privilegiato qual è, un caleidoscopio di emozioni dalle più nobili alle più tenere e pure, le quali hanno un inizio e un compimento nelle parole dell’antifona gregoriana “Puer natus est nobis”». Le Corsie Sistine nascono nel 1475 su volontà di Papa Sisto IV come ampliamento dell’antico Arcispedale realizzato nel 1100 nel luogo ove sorgeva la Schola Saxorum, voluta nel 727 dal Re del Wessex Ina per accogliere e curare i pellegrini in visita ai luoghi santi di Roma e da cui è derivato, nei secoli successivi, il termine “Sassia”.L’edificio, progettato da Baccio Pontelli e dallo scultore Andrea Bregno, rappresenta uno dei primi esempi di architettura rinascimentale civile e non religiosa, con le sue due ampie sale, in grado di ospitare centinaia di ammalati, raccordate da un tiburio ottagonale che ospita il ciborio, unica opera romana di Andrea Palladio. Le pareti sono decorate con oltre sessanta scene ad affresco realizzate da artisti di scuola umbro-laziale e da discepoli di Melozzo, Ghirlandaio, Pinturicchio e Antoniazzo Romano. Le corsie sono inol