“Siamo chiamati a comunicare da figli di Dio con tutti, senza esclusione”: lo ricorda Papa Francesco nel Messaggio per la 50ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (8 maggio 2016), che è stato reso noto venerdì 22 gennaio. “Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo” è il tema della Giornata. Il testo è disponibile, insieme al manifesto e a molti altri contributi, nel mini-sito allestito appositamente dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali.
“La Chiesa – scrive Francesco – è chiamata a vivere la misericordia quale tratto distintivo di tutto il suo essere e il suo agire”. “La comunicazione ha il potere di creare ponti, di favorire l’incontro e l’inclusione, ed è bello vedere persone impegnate a scegliere con cura parole e gesti per superare le incomprensioni, guarire la memoria ferita e costruire pace e armonia”.
Il cristiano – aggiunge il Papa – “anche quando deve condannare con fermezza il male, cerca di non spezzare mai la relazione e la comunicazione” e di “offrire calore a quanti hanno conosciuto solo la freddezza del giudizio”.
Atteggiamento chiave perché ciò possa compiersi è quello dell’ascoltare, che sta all’udire come il comunicare sta al semplice “informare”.
“Ascoltare – scrive ancora il Pontefice – significa anche essere capaci di condividere domande e dubbi, di percorrere un cammino fianco a fianco, di affrancarsi da qualsiasi presunzione di onnipotenza e mettere umilmente le proprie capacità e i propri doni al servizio del bene comune”.