“Queste giornate con i delegati e consiglieri nazionali delle Missioni Cattoliche Italiane in Europa – spiega il vescovo Bruno Schettino, Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes (nella foto con Mons. Giancarlo Perego, Direttore Generale della Fondazione) – hanno lo scopo di orientare i presbiteri verso la considerazione degli Orientamenti pastorali, Educare alla vita buona del Vangelo. L’aspetto educativo, infatti, è condizione per una nuova evangelizzazione dell’Europa”.
I missionari italiani che operano fra le comunità di connazionali all’estero sono circa 500: “Nonostante limiti, età e delusioni, hanno svolto e svolgono un grande servizio umano, sociale ed ecclesiale, aiutando le persone a maturare la fede e ad esserne testimoni nei diversi ambienti”.
In molti casi, gli italiani si sono inseriti nel tessuto delle comunità che li hanno accolti, ma – evidenzia il vescovo – rimane in loro il bisogno di una guida, che permetta loro di non disperdere i contenuti della memoria, della fede, della tradizione e di una sana pietà popolare.
“I missionari sono stati una presenza importante – completa mons. Giancarlo Perego – chiamata però ad evolvere nella direzione di una maggiore attenzione alla Chiesa locale, per costruire una comunità pastorale multietnica”.
La storia dell’emigrazione italiana, che abbraccia più di un secolo, ha visto la costituzione di parrocchie “riservate”, quasi una sorta di vita parallela a quella della Chiesa locale. Oggi, la tensione verso una comunità che faccia sintesi delle diverse esperienze religiose è una risorsa essenziale per rivitalizzare l’esperienza ecclesiale. In Belgio, esemplifica il Direttore di Migrantes, la partecipazione alla Messa domenicale è scesa all’1,5%…
Proprio la considerazione della parabola italiana, secondo mons. Perego, dovrebbe aiutare la nostra Chiesa a considerare le comunità cattoliche straniere presenti ormai nel Paese: “Talvolta rischiamo la schizofrenia – chiosa –: quando parliamo degli italiani all’estero ribadiamo l’importanza che vengano tutelate le tradizioni, i diritti, il bilinguismo…; quando ci riferiamo agli immigrati fra noi, finiamo con il silenziare tutto questo…”.
Delfina Licata, presentando il Rapporto “Italiani nel mondo” della Fondazione Migrantes ha spiegato che parlare di una rivisitazione delle Missioni Cattoliche Italiane significa “mappare la situazione attuale e discernere su ciascuna, rispettandone le caratteristiche singolari, ma delineando al tempo stesso una serie di elementi comuni di trasformazione e di attualizzazione che possano dare voce a una nuova impostazione operativa”.
L’incontro è iniziato mercoledì 23; giovedì 24 è atteso l’intervento di mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuove evangelizzazione.