“Credere è la prima e originaria vocazione e l’anima di ogni chiamata di Dio, anche quelle di speciale consacrazione. Proprio a questo livello primigenio si evidenzia l’unità di dimensione personale ed ecclesiale. L’incontro con il Signore è personale, ma esso si compie comunque in un orizzonte ecclesiale. La nostra adesione al Signore coincide con l’adesione alla Chiesa, perché è essa a indicarci e in essa troviamo la certezza e la conferma della verità del riconoscimento e dell’incontro con il Signore”.
In occasione della giornata di ritiro del clero, nel giorno della festa patronale di sant’Archelao, giovedì 14 febbraio a Oristano S.E. Mons. Mariano Crociata ha offerto una
relazione dedicata alla dimensione ecclesiale della spiritualità sacerdotale.
“Una fede genuina entra nel tessuto ordinario dell’esistenza per diventarne la trama – ha spiegato – così da imparare a vivere sempre di più alla presenza di Dio. Tutto ciò si riconduce, in ultimo, alla certezza incrollabile di ciò che Dio ha promesso e donato, e al conseguente abbandono fiducioso a ciò che Lui certamente compirà in noi e attorno a noi, come e quando vorrà.
“Ed essere comunità – ha aggiunto il Segretario Generale – significherà sempre di più aiutarsi a riscoprire la solidarietà profonda, creaturale e di grazia divina, che ci lega e il bisogno di richiamarsi a vicenda alla profonda necessità di tenere viva la fiamma della fede”.