“C’è un servizio da compiere, nella vita come nello sport, che consiste nel lavorio sul proprio fisico come luogo concreto di realizzazione di un progetto. Nella fisicità del nostro fare, sia esso allenamento sia esso attività di qualsiasi genere, entrano in gioco i nostri pensieri, le nostre aspirazioni, i nostri progetti, in altre parole il nostro spirito. Lo sport si presenta come un modello di formazione dell’uomo completo”.
Lo ha ricordato martedì 8 novembre Mons. Mariano Crociata, presiedendo la S. Messa nell’ambito del Convegno Nazionale dei Consulenti Ecclesiastici del Centro Sportivo Italiano (CSI).
Il Segretario Generale della CEI ha quindi spiegato che “lo sport è parabola della vita anche in un’ottica di gratuità; è il simbolo di ciò che nella vita ha valore per se stesso, non in vista di un guadagno o di uno scopo estraneo di qualsiasi genere”.
Ed ha aggiunto: “Raggiungere un traguardo, superare una sfida, vincere una partita ha già in se stesso il proprio senso, il risultato e il motivo di soddisfazione. Nella vita ciò che conta ultimamente va al di là del calcolabile e dell’utile”.
Il convegno, intitolato “L’asina di Balaam. Come scegliere i nuovi e accompagnare i vecchi dirigenti del CSI”, si conclude mercoledì 9 novembre.