È stato pubblicato il Messaggio di Papa Francesco per la 50ª Giornata della Pace (1° gennaio 2017). Il titolo “La nonviolenza: stile di una politica per la pace” riassume efficacemente il contenuto del testo in cui il Papa ha voluto rimarcare che in un mondo “frantumato”, preda di “una terribile guerra mondiale a pezzi” portata avanti dai “signori della guerra”, la nonviolenza per i cristiani non è un optional, ma l’unica “cura”, come ci ha insegnato Gesù.
Testimoni e Vangelo. Gli esempi da seguire, indica Francesco, sono prima di tutto declinati al femminile, laddove le donne sono testimoni preziose di “nonviolenza attiva”: come madre Teresa, “icona dei nostri tempi”, e Leymah Gbowee, attivista liberiana che ha portato agli accordi di pace del 2003. Nel suo appello, il Papa cita il primo Messaggio per la Giornata mondiale della pace, in cui il beato Paolo VI – sulla scia di San Giovanni XXIII nella Pacem in Terris – usò “parole inequivocabili” per rivolgersi “a tutti i popoli, non solo ai cattolici” ed affermare che “la pace è l’unica e vera linea dell’umano progresso, non le tensioni di ambiziosi nazionalismi, non le conquiste violente, non le repressioni apportatrici di falso ordine civile”. Nello stesso spirito Francesco cita Benedetto XVI, per ribadire, con le parole del suo predecessore, che “il Vangelo dell’amate i vostri nemici” è “la magna charta della nonviolenza cristiana”. Ma non dimentica le altre confessioni, sottolineando che “Nessuna religione è terrorista” e che “Mai il nome di Dio può giustificare la violenza” perché “Solo la pace è santa, non la guerra!”.
Scuola di pace. Ma dove si coltivano i semi della pace e della nonviolenza? In famiglia, dice il Papa, e ricorda l’”Amoris Laetitia” per ribadire che “le politiche di nonviolenza devono cominciare tra le mura di casa per poi diffondersi all’intera famiglia umana”. Infine, il richiamo al “Discorso della montagna”, che è “anche un programma e una sfida per i leader politici e religiosi, per i responsabili delle istituzioni internazionali e i dirigenti delle imprese e dei media di tutto il mondo”. “Operare” con lo stile delle Beatitudini “significa scegliere la solidarietà come stile per fare la storia e costruire l’amicizia sociale”. “La Chiesa Cattolica accompagnerà ogni tentativo di costruzione della pace anche attraverso la nonviolenza attiva e creativa”, assicura Francesco.
Appuntamenti. Tra i primi segni messi in campo, sulla scia del Messaggio di Francesco il 31 dicembre si svolgerà la 49ª Marcia nazionale per la pace, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, Caritas Italiana, Pax Christi, Azione Cattolica Italiana, organizzata dalla diocesi di Bologna. Il 1° gennaio 2017 nascerà invece in Vaticano il nuovo Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.