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Il sorriso di Dio sulle ferite della vita

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Aumentano gli anziani non autosufficienti (in Italia oltre 3 milioni, risiedono per lo più in casa), come anche le persone segnate da sofferenza psichica e i giovani feriti dalle ludopatie. La XXII Giornata Mondiale del Malato – che si celebra martedì 11 febbraio, memoria liturgica della Madonna di Lourdes – nelle parole del direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute diventa occasione per un ascolto attento del territorio e per una riflessione sulla cultura evangelica del dono, a partire dal Messaggio del Papa.
“Il Figlio di Dio fatto uomo non ha tolto dall’esperienza umana la malattia e la sofferenza – scrive Papa Francesco, approfondendo il tema della Giornata, Fede e carità. “Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3,16) – ma, assumendole in sé, le ha trasformate e ridimensionate. Ridimensionate, perché non hanno più l’ultima parola, che invece è la vita nuova in pienezza; trasformate, perché in unione a Cristo da negative possono diventare positive”.
Proprio sulla proposta di fare della vita un dono per i fratelli, d. Carmine Arice, direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI, osserva: “Sono tanti i malati che in tal senso, offrono la loro testimonianza di fede pur nella fatica della quotidiana sofferenza. E non mancano neppure operatori sanitari che, come buoni samaritani del nostro tempo, danno la vita per i fratelli”.  E, citando il Messaggio del Papa, aggiunge: “Quando ci accostiamo con tenerezza a coloro che sono bisognosi di cure, portiamo la speranza e il sorriso di Dio nelle contraddizioni del mondo”.
Le iniziative che in questi giorni si svolgono nelle diocesi, spiega d. Arice, hanno “un duplice scopo: un’approfondita riflessione sul significato antropologico ed evangelico del dono – dimensione costitutiva dell’uomo maturo – e un ascolto attento del territorio per cogliere una domanda di cura talvolta inascoltata, la fatica a trovare le risorse per le spese sanitarie crescenti, il bisogno di essere accompagnati in percorsi molte volte segnati da solitudine e tristezza”.
Tale percorso di riflessione avrà un momento importante nel Convegno nazionale organizzato dall’Ufficio CEI, dal 9 all’11 giugno 2014 ad Abano Terme, sul tema: “La pastorale della salute nelle periferie esistenziali. Dalle crescenti disuguaglianze alla comunità che accoglie, che educa, che cura”.
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08 Febbraio 2014

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Ufficio Nazionale per la pastorale della salute XXVI Convegno nazionale di pastorale della salute
Siamo persone in cammino che sperano nella beatitudine celeste e intanto si adoperano con ogni mezzo per realizzarne un anticipo sulla terra. Questo muove ogni azione che punta a dare sollievo ai sofferenti, eliminare quanto più possibile il dolore e guarire ferite visibili nel corpo o nascoste nell’anima.Il tema del Giubileo si riverbera in questo convegno con quell´attenzione specifica che ci fa guardare con amore ai sofferenti mentre con loro siamo pellegrini. Il percorso tematico si snoda attraverso un virtuale accesso alle quattro basiliche maggiori, per trarre da essa quegli elementi che caratterizzano la pastorale della salute: lo sguardo e le parole, l’accoglienza e la consolazione, la speranza e il perdono.Per tutte le informazioni clicca sul link: Convegno nazionale di Pastorale della salute CEI
Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l‘edilizia diculto Comitato Beni culturali e Edilizia di culto - sessione unica
Incontro mensile online dedicato ai Referenti territoriali di pastorale della salute, ogni secondo mercoledì del mese, dalle 15.00 alle 16.00