Palermo, Napoli, Pescara, La Spezia e Mantova: all’indomani del primo incontro a Roma – lo scorso gennaio, presenti 110 Caritas diocesane – l’equipe guidata dall’Economo, mons. Giampietro Fasani, insieme con altri membri della CEI, di Caritas Italiana e dell’Associazione Bancaria Italiana – sta attraversando il Paese per presentare il nuovo accordo relativo al Prestito della Speranza.
Nella prima fase, l’iniziativa ha riscontrato alcune difficoltà: la bassa conoscenza della proposta e la difficoltà ad intercettare i destinatari, la poca informazione per vescovi, diocesi e parrocchie, la difficoltà delle Caritas ad organizzarsi e a operare, gli stessi criteri di selezione, rivelatisi troppo selettivi. Sul fronte della banche, si è riscontrata anche un’alta percentuale di rifiuti, per il rischio percepito troppo elevato.
La seconda fase – in base alla revisione dell’accordo, sottoscritta lo scorso dicembre – punta su un maggior coinvolgimento delle diocesi e delle parrocchie, sulla semplificazione delle procedure e su uno spettro più ampio di accoglienza delle richieste.
Sono previste due forme di prestito: un massimo di 6.000 euro alla famiglia in difficoltà e di 25.000 euro per aprire un’attività di piccola imprenditorialità.
Tutte le informazioni alla Caritas o all’Ufficio diocesano incaricato, il cui elenco è disponibile sul sito
www.caritasitaliana.it