Messaggio del Cardinale Presidente della C.E.I., diramato alla stampa il 30-V-72.
Il Congresso Nazionale che si tiene nella città di Udine per celebrare il Mistero Eucaristico, è come un altare che si eleva sull'intero Paese.
Tutti – vescovi, presbiteri, religiosi, e laici – sono spiritualmente riuniti attorno ad esso per celebrare la propria fede e per riflettere sull'Eucaristia come segno e centro della Chiesa Locale.
1) La Chiesa è il Corpo misterioso di Cristo: a Lui è unita per lo Spirito; da Lui è costantemente generata mediante i Sacramenti e costruita nella sua unità organica dall'Eucaristia.
Cristo infatti genera i credenti e li convoca in comunità di fede mediante la Parola di verità. Con i primi Sacramenti dell'iniziazione cristiana li incorpora a sé e li costituisce comunità rigenerata e capace di renderGli testimonianza. Ma è l'Eucaristia che dà alla comunità il suo perfezionamento, attuando in essa l'incorporazione a Cristo.
2) L'Eucaristia è il Corpo di Cristo che si dona al Padre e che dona a noi la pienezza dello Spirito di amore perché diventiamo in Lui un solo corpo e un solo spirito.
E' la presenza efficace della Parola del Signore: «Amatevi l'un l'altro come io vi ho amato» (Gv 15, 12).
L'assemblea eucaristica che celebra il sacrificio di Cristo Redentore e la Nuova Alleanza nel suo Sangue, è la fonte per l'azione storica di amore e di unità, è conversione e stimolo per la ricerca di più intensa comunione, deve divenire il segno sempre più profondo di coesione spirituale e pastorale per tutti coloro che da Cristo si chiamano cristiani «affinché il mondo creda che Tu mi hai mandato» (Gv 17, 21).
3) Il quotidiano impegno di amore e di unità, fondendosi nel Corpo di Cristo che si dona al Padre, diventa l'offerta dell'Eucaristia-Sacrificio «a favore del suo corpo che è la Chiesa» (Coll, 24).
L'incontro col corpo del Signore che ancora ha fame, sete, che è nudo e pellegrino, che è sofferente e carcerato, diviene premessa e frutto dell'Eucaristia-Comunione, perché nessuno «mangi la sua cena» «facendo arrossire coloro che non hanno nulla» (1 Cor Il, 21 ss).
Anche la vita che scorre nelle attività terrene, per «rendere soggetta la terra» (Gn 1, 28) può divenire cosciente adorazione dell'Eucaristia-Sacramento, premessa e anticipo che tutta la creazione «sarà liberata dalla schiavitù della corruzione, per avere parte alla libertà gloriosa dei figli di Dio» (Rm 8, 21).
4) Qui e adesso Cristo rinnova la nuova ed eterna Alleanza nel suo Sangue, e qui e adesso l'assemblea eucaristica annuncia la morte del Signore e ne proclama la resurrezione nell'attesa della sua venuta.
E' la Chiesa locale, assemblea raccolta dalla Parola di Dio, comunità che «sente parlare nella propria lingua delle grandezze di Dio» (At 2, Il) dalla testimonianza apostolica resa attuale dalla missione pastorale, e che è convocata dal Vescovo e dal Presbitero attorno all'altare della Nuova Alleanza.
La Chiesa Locale diviene «regno e sacerdoti per il Dio e Padre» (Ap 1, 6), dove «il sacerdote ministeriale, con la potestà sacra di cui è investito, forma e regge il popolo sacerdotale, compie il sacrificio eucaristico in persona di Cristo e lo offre a Dio a nome di tutto il popolo; i fedeli, in virtù del regale loro sacerdozio, concorrono all'oblazione dell'Eucaristia» (L.G. 10).
Nella Chiesa Locale, in piena comunione con la Sede Apostolica Romana, che presiede all'universale testimonianza di carità (Cfr. IGNAZIO A., Ad Rom., inizio) diviene «veramente presente ed operante la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica ed apostolica» (C.D. Il), «perché dove appare il Vescovo ivi è la comunità, come dove è Gesù Cristo, ivi è la Chiesa universale» (IGNAZIO A., Smir. 8, 2).
Il Congresso Eucaristico Nazionale è come un altare che si eleva sull'intero Paese: tutte le Chiese Locali, nella ricchezza e varietà dei doni propri – la Chiesa in Italia – sono chiamate ad unirsi per celebrare nell'unica Eucaristia «un solo corpo, un solo Spirito, una sola fede, un solo battesimo» (Ef 4, 4 ss), perché in Cristo salga al Padre, nell'unità dello Spirito, ogni onore e gloria.
+ ANTONIO CARD. POMA
Presidente della C.E.I.
Il profondo significato della celebrazione merita di essere sottolineato anche con la partecipazione di molti Vescovi e di larghe rappresentanze di tutte le diocesi d'Italia.
Risulterà così più manifesto il segno della comunione.