La Nunziatura Apostolica in Italia, con lettera n. 16003/83 del 12 agosto 1983, ha trasmesso il seguente testo illustrativo del tema della XVII Giornata Mondiale della Pace, approvato dal Santo Padre.
PACE E CONVERSIONE DEL CUORE
Due grandi avvenimenti della vita della Chiesa, l'Anno Santo della redenzione 1983 e il prossimo Sinodo Mondiale dei Vescovi sulla riconciliazione, hanno spinto il Santo Padre a sottoporre alla riflessione di tutti gli uomini di buona volontà, per la XVII Giornata Mondiale della Pace (10 gennaio 1984), un tema sulla pace e la conversione del cuore.
La pace nasce da un cuore nuovo
1. – Nonostante le gravi minacce esistenti, un po' dappertutto, contro la pace, le iniziative poste in atto dai governi, dalle istituzioni e dagli organismi internazionali, la mobilitazione di migliaia di persone e di gruppi e delle Chiese in favore della pace incoraggiano alla speranza, che esige l'azione generosa dei cuori di tutti gli uomini, poiché non basta lo sforzo di alcuni. Non esiste nessuna valida ragione per negare alla umanità il diritto che essa ha alla pace, grande dono di Dio. Ma a ogni uomo è chiesto il sacrificio, la rinuncia alle barriere precostituite nel suo cuore che impediscono il raggiungimento della pace fra le nazioni e all'interno di una stessa nazione.
2. – La conversione, cioè l'urgenza di un cuore nuovo in ogni uomo, è perciò via fondamentale al raggiungimento della pace. Infatti, per ogni uomo di buona volontà, la ricerca della pace è una urgenza del cuore, che vive ed esperimenta questa trasformazione interna di essere sempre più persona. Il frutto della sua nuova mentalità e del suo nuovo atteggiamento prende corpo in opere di amore, di giustizia e di pace, le uniche capaci di far sì che gli atti e le decisioni dei governi, delle istituzioni, dei dirigenti, degli scienziati, degli intellettuali e di ogni persona che si impegni per il vero bene, abbiano una connotazione veramente umana.
La durezza del cuore è, invece, lentezza nell'eliminazione degli ostacoli alla realizzazione della pace.
L'uomo è quello che è il suo cuore, e tutto quanto l'uomo fa nasce dal suo cuore. Fare la pace, lavorare per la pace e costruire la pace esige la ricchezza spirituale di un cuore capace di grandi e piccoli sacrifici per trasformare la sua durezza nata dalla mancanza di disposizione interna all'intelligenza degli interessi più nobili e dei diritti dell'umanità.
Un cuore nuovo è anche un'intelligenza nuova, una volontà nuova di nuove decisioni in favore della pace e del bene degli uomini.
3. – Il servizio alla pace, nato da un cuore nuovo, cercherà perciò di esprimersi attraverso iniziative concrete dedicate ad assicurare il rispetto dei diritti dell'uomo, alla promozione della giustizia e alla realizzazione del bene comune come esigenze radicali dell'amore, vero motore della storia e della vita che sia vita veramente degna dell'uomo.
Le testimonianze in favore della pace devono crescere in ogni àmbito, in seno alle famiglie, alla vita scolastica e universitaria, al mondo del lavoro, ai centri decisionali, ai governi e alle relazioni internazionali.
Giovanni Paolo II, nel Messaggio inviato all'ONU in occasione della sessione speciale dell'Assemblea Generale sul problema dello sviluppo (25 agosto 1980), ha scritto: «E' solo tramite la conversione dei cuori che gli uomini, come fratelli, possono ‘costruire il futuro comune della razza umana e costruire il grande e stabile edificio della pace».
E questo è il significato profondo dell'invito che il Santo Padre rivolge al mondo per la prossima Giornata Mondiale per la Pace: invito a rinnovare il cuore affinché germogli in esso la pace.