Per provvedere, più adeguatamente, all'assistenza spirituale del popolo di Dio e perché il Vescovo sia posto in condizione di compiere il suo mandato episcopale nella forma più efficace, il Santo Padre Giovanni Paolo II, dopo aver ben valutato le motivazioni pastorali, presentate dai rispettivi Ordinari, e constatato il cammino unitario percorso da quelle Chiese, udita la Conferenza Episcopale Italiana, su consiglio dell’Em.mo Cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi, ha accolto la proposta di unire, in forma estintiva,
– alla diocesi di CIVITA CASTELLANA le diocesi di:
Orte – Gallese – Nepi – Sutri
– alla diocesi di VITERBO le diocesi di:
Acquapendente – Bagnoregio – Montefiascone – Tuscania – S. Martino al Monte Cimino
In seguito ai rispettivi decreti del 15 febbraio 1986 e del 27 marzo 1986, il Cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi Bernardin Gantin notificava la nuova e definitiva unione di dette Diocesi, sancita dal Santo Padre.
I Vescovi attualmente residenti nelle due diocesi ristrutturate S.E. Mons. Marcello Rosina e S.E. Mons. Luigi Boccadoro, sono stati confermati e hanno ricevuto mandato di portare a compimento l'esecuzione
delle precisazioni contenute nei decreti pontifici.
A completamento dell'informazione è necessario annotare che in precedenza, nelle varie diocesi interessate, si era intrecciato un intenso scambio di considerazioni allo scopo di giungere, concordemente e secondo uno stile di corresponsabilità, alla definizione anche giuridica di una realtà pastorale di fatto già gradualmente e sapientemente attuata, soprattutto nelle diverse sedi di consultazione e di coordinamento delle attività ecclesiali.
Con piena e volonterosa adesione sacerdoti e laici hanno espresso parere favorevole alla aggregazione delle diverse chiese particolari in un'unica entità diocesana promuovendo in tal modo il migliore raggiungimento del fine pastorale.