Prof. Don BORYS GUDZIAKRettore dell’Accademia Teologica di Lvivdell’Università Cattolica dell’Ucraina
INTRODUZIONE
Eminenze, Eccellenze, Reverendi Padri e Fratelli e Sorelle in Cristo!Sono profondamente onorato di essere stato invitato a parlare della prospettiva da cui l’Europa centrale ed orientale osserva il cammino di fede dei giovani dell’“altra Europa”. Si tratta di un grande onore che implica, al contempo, una grande responsabilità. Il poco tempo a mia disposizione non mi consentirà purtroppo di contestualizzare appieno quanto dirò. In occidente, all’interno della nuova Comunità Europea, si sta lentamente apprezzando la consapevolezza dell’importanza geografica, della diversità culturale e della complessità sociale, economica e politica della metà orientale del continente europeo. Sono partito da Lviv, nell’Ucraina occidentale che, in base ad alcuni calcoli, si trova proprio al centro dell’Europa fisica per venire qui a Roma, cambiando tre volte il fuso orario rispetto ai principali quattro dell’Europa, e passando attraverso l’Armenia, il più antico dei paesi cristiani che lo scorso anno ha celebrato il 1700° anniversario dell’adozione del Cristianesimo quale religione ufficiale dello stato (301). La storia dell’Ucraina e dell’Armenia, così come quella di altri paesi dell’Europa centrale ed orientale, si sviluppa sulla falsariga della millenaria eredità cristiana, pur sconosciuta ed esotica, per non dire estranea non soltanto agli occidentali, ma persino ai più alti ranghi ecclesiastici dell’Occidente Cattolico(1).La situazione dei giovani di queste terre è persino più sconosciuta.
In allegato il testo completo.
SEGRETERIA GENERALE