Comunicazione , Cultura

Saluto di S.E. Mons. Giuseppe Betori al Card. Camillo Ruini a conclusione del suo servizio come Presidente della CEI

Saluto di S.E. Mons. Giuseppe Betori al Card. Camillo Ruini a conclusione del suo servizio come Presidente della CEI
Siamo grati al Signore che, mediante la volontà dei Sommi Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ha permesso alla CEI di potersi a lungo avvalere della Sua guida, Eminenza: una guida illuminata, sicura, appassionata e generosa, per sedici anni come Presidente e, prima, per cinque anni come Segretario Generale.
Non sono stati, questi, anni facili per la Chiesa in Italia e per la società italiana, ma, grazie alla Sua azione, abbiamo potuto affrontarli con coraggio, senza perdere l’orientamento evangelico, aprendo altresì orizzonti nuovi per la pur ricca storia del nostro cattolicesimo. Possiamo oggi con orgoglio misurare una maggiore unità dell’episcopato e dei cattolici nel nostro Paese, pur in mezzo a non poche prove. Senza scivolare, come si vorrebbe far credere da parte di qualche non amichevole osservatore, nella uniformità, siamo cresciuti invece nell’unità, nel pieno rispetto delle diverse identità, in un consenso sempre ricercato e mai imposto. In questa ricerca di cammini condivisi si è pure maturata, grazie alla Sua saggezza, la trasformazione della CEI del dopo Accordi concordatari, che hanno conferito a questo organismo collegiale ulteriori compiti e responsabilità al servizio di ciascuna delle diocesi italiane e del mondo cattolico tutto.
Le siamo grati, Eminenza, per le prospettive teologiche e umane con cui ha svolto il Suo servizio tra noi. Ogni Suo intervento ci ha sempre rinviato a fondamenti cristologici ed ecclesiologici non fragili e ha impresso spinte di novità alla vita pastorale e sociale, saldamente ancorate alla centralità della persona e al ruolo della cultura. Ne è testimonianza il “progetto culturale”, da Lei voluto e costantemente alimentato con un pensiero forte, non a caso incentrato attorno alla questione antropologica.
Se alle cronache giornalistiche e agli osservatori superficiali è parso emergere nella Sua azione l’impatto con l’ambito politico, chi come noi ha lavorato con Lei non può dimenticare che tutto si è collocato all’interno di una progettualità pastorale fortemente propositiva, come attestano gli interventi, per limitarci a quest’ultimo decennio, a riguardo della comunicazione della fede, della iniziazione cristiana, della missionarietà della parrocchia. Questo sì, però: Lei ci ha insegnato che nessuna azione pastorale è degna della Chiesa se essa si chiude in se stessa, se diventa incapace di interloquire con tutto ciò che muove la cultura e la vita sociale di un popolo. Responsabili della Chiesa sì, ma al tempo stesso responsabili per il mondo.
Che tutto questo non sia stata solo arida dottrina, ma una figura di esistenza cristiana e pastorale, lo può testimoniare ciascuno di noi, io ovviamente per primo. Ciascuno di noi in questi anni si è infatti sentito sostenuto da gesti e sentimenti di amicizia e di ricco rapporto umano.
E siccome gli amici si misurano nelle prove, ciascuno di noi può dire che nessun momento difficile della nostra vita e delle nostre famiglie è passato senza la Sua telefonata premurosa o il Suo biglietto che esprimeva concreta vicinanza. Questa ricchezza di rapporti, che purtroppo sfugge a chi ci guarda dall’esterno, è il segno e dà il senso di un ministero, il Suo, che è stato sempre vissuto in rapporto alla persona umana e alla sua crescita.
Non possiamo nasconderLe, Eminenza, che Lei ci mancherà, anche se siamo già pronti a collaborare con la medesima dedizione e lealtà con il Suo successore, che domani accoglieremo tra noi e al quale fin da oggi facciamo giungere un caloroso benvenuto e un fervido augurio.
Siamo confortati dalla certezza che Lei ci resterà spiritualmente vicino, continuerà a dare il Suo contributo alla vita della CEI nel Consiglio Permanente. Lei sappia che sarà sempre circondato dal nostro affetto.
Roma, 7 marzo 2007
 
 + GIUSEPPE BETORI

SEGRETERIA GENERALE

07 Marzo 2007

Agenda »

Giovedì 07 Novembre 2024
LUN 04
MAR 05
MER 06
GIO 07
VEN 08
SAB 09
DOM 10
LUN 11
MAR 12
MER 13
GIO 14
VEN 15
SAB 16
DOM 17
LUN 18
MAR 19
MER 20
GIO 21
VEN 22
SAB 23
DOM 24
LUN 25
MAR 26
MER 27
GIO 28
VEN 29
SAB 30
DOM 01
LUN 02
MAR 03
Partirà i primi giorni di novembre la XVIII edizione del Corso di Musica Liturgica On LIne
Ufficio Nazionale per la pastorale della salute Corso FC29.1 - Teologia della speranza nel tempo della sofferenza
Al via il primo di quattro webinar di formazione su "Soffrire con l´altro, per gli altri. Per una teologia pastorale della speranza nel tempo della sofferenza", dal titolo: Teologia della speranza nel tempo della sofferenza. Il Corso sarà tenuto online, giovedì 7 novembre 2024 dalle ore 15,00 alle ore 16,30.La partecipazione ai Corsi è gratuita ma è necessario iscriversi online. L´iscrizione viene fatta per l´intero Corso scelto e non per ogni singolo appuntamento. Il giorno della lezione verrà inviato via mail il link per accedere al canale YouTube.Per informazioni contattare la Segreteria dell´Ufficio Nazionale per la pastorale della salute: tel. 06.66398.477 - salute@chiesacattolica.itRelatore del corso: S.E. Mons. Franco Giulio Brambilla - Vescovo di Novara, Presidente della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l´annuncio e la catechesi della CEIIscriviti onlineProgramma completo del Corso