Genova sentirà questa scelta come atto di stima e di apprezzamento da parte del Santo Padre, ma anche come motivo di una più intensa responsabilità ecclesiale e civile.
Affido il mio nuovo compito alla Madonna della Guardia, veneratissima a Genova e in Liguria. Sia Lei a guardare con occhi materni il mio servizio, a guidare e a sostenere i miei passi e il cammino delle Chiese che sono in Italia.
Ai Confratelli nell’Episcopato rivolgo il mio saluto e la mia rinnovata amicizia, certo della preghiera vicendevole e della stima reciproca che già ci lega. A loro chiedo comprensione e collaborazione per camminare insieme guardando a Cristo, Pastore grande delle anime, al Santo Padre, alla Chiesa che è in Italia, alla storia. La Chiesa, come è noto, è radicata nella storia e nell’ethos del nostro popolo grazie alla presenza diffusa delle Parrocchie e delle Aggregazioni laicali, alla condivisione dei problemi della gente, all’attenzione concreta ai suoi bisogni spirituali e materiali. Nessuna situazione difficile la vede lontana o indifferente: essa è alleata dell’uomo. Come ricorda il Concilio, “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore” (Gaudium et spes 1). Ai nostri Sacerdoti, ai Diaconi e a tutte le persone consacrate va la stima grata di tutti i Vescovi e mia personale.
Al Segretario Generale, S.E.R. Mons. Giuseppe Betori, rinnovo la mia amicizia e rivolgo il mio riconoscente pensiero per la dedizione e la competenza con cui svolge il suo prezioso servizio; come puremi faccio fraternamente vicino ai Sottosegretari, ai Direttori degli Uffici e a tutti i Collaboratori. Mentre riconosco le loro competenze, confido sulla loro generosa e indispensabile collaborazione.
Alla mia amatissima Diocesi di Genova e ai miei Sacerdoti, chiedo che mi stiano ancor più vicini con l’affetto, la bontà e la forza della preghiera, perché il loro Pastore possa adempiere il nuovo servizio con umiltà di cuore e con la luce dello Spirito. Desidero con tutti i Vescovi annunciare al mondo contemporaneo la speranza cristiana, come è emerso nel Convegno Ecclesiale di Verona. Sono certo che