S. Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d’Italia

S. Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d’Italia

ONIUS MARIA Card. JAVIERRE

Praefectus
 
+ GERARDUS M. AGNELO
Archiepiscopus a Secretis
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA – Prot. n. 325/96
Lettera indirizzata al Cardinale Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti
 
 Eminenza,
la “Federazione Italiana Cuochi”, a cui aderiscono circa 25 mila iscritti, organizzati in Associazioni regionali e provinciali, con lettera del Preposito generale dei Chierici Regolari Minori, nel 1985, ha presentato domanda a questa Conferenza Episcopale Italiana di approvazione di S. Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d'Italia.
La Federazione, da allora e per suggerimento della Presidenza della C.E.I., si è adoperata, per creare una solida e capillare tradizione di devozione presso tutte le Associazioni regionali e provinciali dei cuochi. Inoltre, oltre trenta Ordinari diocesani hanno dato la loro approvazione ufficiale perché nel loro territorio venga onorato S. Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi e per di più quattro Vescovi hanno anche ottenuto il Decreto di conferma della Congregazione del Culto Divino.
Successivamente, e precisamente il 4 giugno 1994, la Federazione ha ripresentato la domanda a questa Conferenza, al fine di ottenere la desiderata approvazione del “Patrono”.
Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana,
– visto il parere favorevole della Commissione Episcopale per la liturgia;
– riconosciuta la tradizione della devozione dei cuochi di Villa Santa Maria in provincia di Chieti, paese nativo di S. Francesco Caracciolo;
– considerata solida la venerazione instauratasi presso moltissime Associazioni sparse in tutto il territorio nazionale;
– in conformità al decreto “De Patronis constituendis” della Congregazione del Culto Divino del 19 marzo 1993;
nella riunione del 23-26 gennaio 1995, ha dichiarato S. Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d'Italia e ha deciso di chiedere conferma alla Santa Sede.
Grato a Vostra Eminenza se vorrà accogliere la richiesta a concedere a questa Conferenza il Decreto di conferma per la proclamazione di S. Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d'Italia, mi è gradito esprimere i sentimenti della mia viva stima e del mio distino ossequio.
 
Dev.mo
CAMILLO Card. RUINI
Presidente
 
***
 
CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI
Prot. n. 541/96/L
 
ITALIAE
 
Sanctum Franciscum Caracciolo, presbyterum, cuius antiqua familia in terra Aprutiensi comprobatam artis culinariae traditionem praedicat, sodales Italicae Consociatios Coquorum peculiari cultu prosequuntur.
Inde Eminentissimus Dominus Camillus Card. Ruini, Vicarius Generalis Suae Sanctitatis pro Alma Urbe, Coetus Episcoporum Italiae Praeses, communia eiusdem Consociationis vota excipiens, electionem Sancti Francisci Caracciolo in Patronum apud Deum Coquorum Italicorum rite approbavit. Idem vero, litteris die 11 martii 1996 datis, enixe rogat ut electio et approbatio huiusmodi, iuxta Norrnas de Patronis constituendis et ad normam Instructionis “de Calendariis particularibus atque Officiorum et Missarum Propriis recognoscendis”, n. 30, confirrnentur.
Congregatio porro de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum, vigore facultatum sibi a Summo Pontifice IOANNE PAULO II tributarum, attentis expositis, cum electionem et approbationem ad iuris praescriptum peractas esse constet, precibus annuit atque SANCTUM FRANCISCUM CARACCIOLO, presbyterum, COQUORUM ITALICORUM PATRONUM apud Deum confirmat.
Contrariis quibuslibet minime obstantibus.
 
Ex aedibus Congregationis de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum, die 26 martii 1996.
 
ANT

PRESIDENZA DELLA CEI

30 Marzo 1996

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