PROLUSIONE DEL CARD. CAMILLO RUINIall´Assemblea Nazionale della Scuola CattolicaRoma, Hotel Ergife, 27 ottobre 1999
[COME SI E GIUNTI A QUESTA ASSEMBLEA]
1. Le profonde e talora repentine trasformazioni che, in questo momento storico, stanno caratterizzando la vita del nostro Paese e il complesso delle sue istituzioni, comprese quelle scolastiche, rendono sempre più evidente la rilevanza che i temi dell´educazione e della formazione assumono oggi nella vita della società civile.In questo contesto i Vescovi italiani, convinti che la scuola costituisca un “crocevia sensibile delle problematiche che agitano questo inquieto scorcio di fine millennio” e mossi dal desiderio di contribuire alla crescita del comune interesse verso il mondo della scuola, intendono riaffermare l´attualità e l´originalità della scuola cattolica. Per questo hanno indetto e promosso questa speciale Assemblea nazionale.Essa si pone in ideale continuità con il primo grande Convegno nazionale del 1991. In quell´occasione – muovendo dall´autorevole magistero del Santo Padre sulla scuola cattolica e seguendo la linea tracciata dal documento pastorale dell´Episcopato italiano La scuola cattolica oggi in Italia (1983) – si era voluto privilegiare il rapporto della scuola cattolica con la comunità ecclesiale nella prospettiva dell´umanesimo cristiano ed, al contempo, si erano potute riscoprire e riproporre a tutta la comunità cristiana le ragioni e le istanze della “particolare esperienza culturale” che la scuola cattolica rappresenta nel contesto sociale e culturale italiano.Gli anni dal Convegno del 1991 ad oggi hanno fatto registrare notevoli mutamenti di carattere culturale e istituzionale. In particolare, l´avviato processo di integrazione europea ha sollecitato e continua a sollecitare l´Italia a confrontare il proprio assetto scolastico con quello degli altri Paesi, evidenziando, ad un tempo, la ricchezza di quei valori e di quelle specificità che, ad esempio nei licei ed in vari indirizzi universitari, hanno dato reali titoli di eccellenza al nostro sistema formativo, ma anche le carenze ed i ritardi che lo affliggono, tra cui l´irrisolta questione del pieno riconoscimento della parità tra istituzioni scolastiche statali e non statali.Né si possono dimenticare altre importanti emergenze che hanno investito la scuola: l´emarginazione sociale, l´abbandono scolastico, la devianza giovanile, il numero crescente di famiglie fragili e smarrite sul piano educativo, la preoccupante eclissi di forti tensioni ideali, l´esigenza di ridefinire una adeguata mappa dei saperi trasmissibili alle giovani generazioni. Queste problematiche, a cui si cerca di rispondere con la riforma del sistema scolastico italiano, sollecitano anche la scuola cattolica a riproporre con rinnovato slancio il proprio specifico progetto educativo, svolgendo un servizio aperto a tutti e concorrendo al bene comune del Paese.Per queste ragioni la Conferenza Episcopale Italiana ha costituito il CONSIGLIO NAZIONALE DELLA SCUOLA CATTOLICA e il CENTRO STUDI SULLA SCUOLA CATTOLICA, con il compito di coordinare e promuovere la scuola cattolica e di rendere meglio presenti al mondo civile e politico gli aspetti culturali e giuridici dell´itinerario che deve portare, attraverso la legge paritaria, al pieno riconoscimento del servizio pubblico che essa svolge.