Venerati e cari Confratelli, questo nostro incontro di settembre ha luogo mentre i nostri cuori sono oppressi dal dolore e dalla preoccupazione per i lutti e le tragedie che non cessano di aggravarsi e moltiplicarsi, specialmente ad opera del terrorismo, ma anche mentre crescono in noi i sentimenti di gratitudine per i forti segni di vitalità e di comunione che ha dato in questi mesi estivi il laicato cattolico italiano. Affidiamo ogni timore e speranza al Signore onnipotente e misericordioso e imploriamo con umile fiducia la luce dello Spirito Santo per noi e per le giornate di lavoro comune che ci attendono.
1. Il nostro pensiero, affettuoso e riconoscente, va anzitutto al Santo Padre.
Lo ringraziamo in primo luogo per l’annuncio di uno speciale “Anno dell’Eucaristia”, che inizierà con il Congresso Eucaristico Mondiale in programma a Guadalajara, in Messico, dal 10 al 17 ottobre e terminerà con il Sinodo dei Vescovi dell’ottobre 2005, dedicato a “L’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. Siamo invitati così, nel quadro delle grandi indicazioni della Novo millennio ineunte, a contemplare più assiduamente il volto di Cristo, presente nel Sacramento, e a protenderci, confidando nel dono del suo Spirito, verso quella “misura alta della vita cristiana” che è la condizione base dell’efficacia della nuova evangelizzazione. Ci rallegriamo che anche il nostro Congresso Eucaristico Nazionale, in programma per il 21-29 maggio a Bari, abbia luogo all’interno dell’Anno dell’Eucaristia e possa ricevere da esso ulteriore impulso e significato spirituale.
Nel periodo estivo la sollecitudine apostolica del Santo Padre si è particolarmente indirizzata verso i giovani ed ha messo in evidenza la sua radice e dimensione mariana: ricordiamo il suo viaggio a Berna per il primo Incontro nazionale dei giovani svizzeri, il Messaggio per la XX Giornata Mondiale della Gioventù, “Siamo venuti per adorarlo”, e soprattutto i due grandi pellegrinaggi ai Santuari mariani di Lourdes – in occasione del 150° anniversario della promulgazione del dogma dell’Immacolata Concezione – e di Loreto, con la Beatificazione di tre figli e testimoni dell’Azione Cattolica. Sono stati, questi due pellegrinaggi, rispettivamente per la Francia e per l’Italia, autentici tempi di preghiera e feste di popolo, dalle quali – come anche dal Pellegrinaggio dei Giovani Europei a Santiago di Compostella – è emersa la persistente fecondità delle radici cristiane del nostro Continente.La partecipazione del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I alle celebrazioni in Roma dei Santi Pietro e Paolo e la “Dichiarazione comune” del Papa e del Patriarca che ne è seguita, come anche il dono al Patriarca di Mosca dell’Icona della Madre di Dio di Kazan’, sono stati passi in avanti assai significativi nei rapporti tra Chiesa Cattolica e Chiese Ortodosse, che ci auguriamo possano procedere verso la piena comunione, in spirito di autentica fraternità.
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